Sempre di più il tema dei dati e della loro tutela tiene banco in tutto il mondo. Nei giorni scorsi, ad esempio, il presidente della app di messaggistica Line ha dichiarato che il database degli utenti giapponesi, ora conservato in Corea del Sud, sarà trasferito nello stesso Giappone al fine di proteggere meglio le informazioni personali dei clienti a seguito dell’esposizione di tali dati a un Affiliato cinese senza il consenso dell’utente. L’app Line è popolare anche a Taiwan, in Thailandia e in Indonesia fin dal suo lancio nel 2011.
La gestione dei dati di Line, utilizzata da oltre 86 milioni di utenti su circa 126 milioni cittadini giapponesi, è ora sotto crescente controllo dopo che l’azienda ha affermato la scorsa settimana che i dati di tali utenti erano stati consultati da tecnici in Cina senza informarli preventivamente. Il fatto ha sollevato preoccupazioni sulla privacy e sulla sicurezza nazionale poiché i dati sugli utenti personali, aziendali e di altro tipo in Giappone avrebbero potuto essere trasferiti al governo cinese. Anche se il tentativo di accesso sembrerebbe essere stato bloccato, permangono delle rilevanti questioni di privacy considerato appunto che parte del materiale video e fotografico dei cittadini giapponesi è attualmente detenuto in Corea del Sud e che molte organizzazioni pubbliche, compresi i ministeri del governo giapponese, utilizzano l’app Line come strumento di comunicazione con il pubblico.
Inoltre, nelle sue linee guida sulla protezione dei dati, Line ha affermato che le informazioni personali dei clienti possono essere inviate all’estero ma non ha specificato il nome di alcun paese straniero nonostante sia stato obbligato a farlo in base a una modifica legale dello scorso anno.
Sebbene, infine, Line abbia affermato di non aver confermato alcun uso improprio dei dati in Cina, alcuni comuni tra cui la città di Osaka e la prefettura di Kagawa nel Giappone occidentale hanno temporaneamente sospeso il loro utilizzo dell’app per problemi di sicurezza.
La Commissione per la protezione delle informazioni personali del governo giapponese, l’Agenzia per i servizi finanziari e il ministero delle telecomunicazioni hanno richiesto a Line e alla sua società madre Z Holdings Corp di riportare i dettagli dell’incidente al fine di poter intraprendere corrette e decise contromisure nei confronti di eventuali violazioni.