È stato presentato oggi il consueto report dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano diretto da Valeria Portale e Ivano Asaro. Il titolo dell’evento “Innovative payments: da alternativa a necessità” è evocativo e conferma, assieme al dato numerico esposto, l’ormai assodata centralità dei sistemi di incasso e pagamento elettronici nell’economia italiana.
Partendo dai numeri generali, nel 2020, il totale del transato in Italia tramite strumenti digitali è stato di 268 miliardi di euro, in contrazione dello 0,7%. Si tratta di un dato straordinario se consideriamo le pesanti chiusure che hanno caratterizzato gran parte dell’anno e la fortissima riduzione dell’incidenza dei viaggi e di molte attività quali ristorazione, attrazioni, divertimenti eccetera. Il 2020 è stato poi caratterizzato da un primo semestre del tutto negativo e da una forte ripresa dei consumi in generale nel corso dei sei mesi successivi, quelli in cui vi sono state limitazioni più ridotte e lockdown mirati. Alla luce di quanto successo, il dato aggregato testimonia una crescita molto forte che ha contribuito a cambiare anche le abitudini di pagamento e consumo dei cittadini.
Sulla scia del timore del virus, il 2020 è stato poi l’anno dominato dalla tecnologia contactless, che ha subito un vero e proprio boom con una crescita del 29% e rappresenta ormai la metà dei casi d’uso. In conseguenza delle nuove abitudini di consumo acquisite sono due gli aspetti significativi che sono stati evidenziati nel corso dell’illustrazione dei dati. Il primo riguarda la crescita del numero dei pos attivi +2%, per un totale che di 2.210.000 unità. Il secondo è riferito all’entità dello scontrino medio ridottosi da 53,7 euro del 2019 ai 51,7 euro del 2020 per un numero di transazioni totali superiori al 4%. Unica nota negativa è la riduzione del 3% dell’incidenza del commercio elettronico sul totale dei 268 miliardi. Ciò è dovuto, nonostante la crescita dell’utilizzo degli acquisti online, alla forte riduzione della spesa per l’acquisto di biglietti, viaggi e prenotazioni online.
Se i pagamenti elettronici nel complesso, ed in particolare quelli contactless sono stati caratterizzati da una sostanziale crescita nel corso del 2020 (tenendo sempre conto della decrescita di cui si è detto causata dalla pandemia), il segmento che è stato indubbiamente caratterizzato da una forte crescita è quello dei pagamenti innovativi la cui incidenza è cresciuta del 55% rispetto al 2019, con un boom che ha riguardato soprattutto i pagamenti effettuati in negozio, cresciuti del 67%. La maggiore diffusione di questi strumenti di pagamento, tra cui spicca anche un maggiore utilizzo di dispositivi indossabili, è confermata dal fatto che, rispetto al 2019, gli utilizzatori sono passati da 3 a 4 milioni e che il transato annuo per persona è cresciuto dai 600 euro pro capite del 2019 agli 800 del 2020.
Luci e ombre, infine, nell’esposizione della dottoressa Portale per quanto riguarda il cashback. Parlando dei dati certi relativi alla fase sperimentale, infatti, la misura varata dal Governo Conte è ritenuta di sicuro interesse e di grande potenzialità ma se da un lato è stata caratterizzata da qualche uso doloso (di cui però già nel progetto di base sono previste contromisure), dall’altro non è stata adottata da un numero consistente di potenziali fruitori. Si parla del 9% utenti con almeno una transazione valida rispetto ad una platea complessiva che può arrivare fino a 50 milioni di persone. Tuttavia, il giudizio complessivo è ottimista e fa appello alla pazienza di attendere i dati complessivi di fine 2021 del cashback ordinario prima che siano intraprese iniziative volte a ridurne la portata e l’efficacia.