L’amministrazione Trump nei mesi scorsi aveva avuto un atteggiamento bifronte nei confronti delle Big Tech: sostenute in politica estera, soprattutto nei confronti della Cina, osteggiante in quella interna. Se poi qualcuno sperava che questo atteggiamento interno cambiasse con l’elezione di Joe Biden si sbaglia di grosso. Biden, infatti, già nel 2012 aveva mostrato una certa ritrosia nei confronti delle grandi imprese tecnologiche quando, nel corso di un pranzo informale, chiarì subito il concetto che per quanto lo riguardava (da Vice presidente) si considerava più attento ai lavoratori e al Pil prodotto dalla General Motors che non da Amazon, Google, Apple eccetera. Un tale atteggiamento è stato confermato dal Presidente USA nelle corse ore, quando ha lanciato un appello ad Amazon perchè non intimidisca o minacci i lavoratori di un magazzino in Alabama, che stanno votando per aderire al sindacato. “La scelta di aderire o meno al sindacato è dei lavoratori. Punto” ha detto il presidente in un video postato su Twitter ieri sera. Chiaro e conciso il comunicato del Presidente Biden che non ha dato un endorsement esplicito alla sindacalizzazione del lavoratori del magazzino, ma ha sottolineato che la classe media americana è nata dai lavoratori con tutele sindacali (ben prima della nascita dell’economia digitale di cui Amazon è uno dei prodotti più maturi).
Quasi seimila dipendenti del magazzini di Bessemer, nei pressi di Birmingham, Alabama, hanno cominciato a votare a febbraio sull’adesione al sindacato e le procedure per il voto postale si chiuderanno il 29 marzo. E’ la prima volta che un intero impianto Amazon negli Usa ha la possibilità di votare per aderire al sindacato. La società ha sempre cercato di evitare la sindacalizzazione dei dipendenti, citando i salari superiori al minimo e i benefit tra i fattori che rendono superflua l’iscrizione al sindacato.
All’avvio del voto a Bessemer, Amazon ha aperto un sito anti-sindacato e tappezzato il magazzino di poster che sollecitano un “No”. Ha anche indetto riunioni obbligatorie in orario di lavoro nelle quali ha cercato di dissuadere i dipendenti dall’iscrizione al sindacato.
Di recente un folto gruppo di investitori in Amazon ha chiesto alla società di tenere un atteggiamento neutrale sul voto e ha puntato il dito su tecniche definite aggressive per scoraggiare la sindacalizzazione, ad esempio il tentativo di obbligare i lavoratori a votare di persona in piena pandemia.
Biden ha aggiunto: “Non devono esserci intimidazioni, coercizioni, minacce, propaganda antisindacale. Nessuno supervisore deve fronteggiare i lavoratori sulle loro preferenze sindacali”. La scorsa settimana un gruppo di 37 sindacati ha scritto al presidente sollecitandolo ad appoggiare il voto dell’Alabama