Il traino rappresentato dal deal a tre Nexi-Nets-Sia nel campo dei pagamenti digitali puo’ dare un colpo di acceleratore al progetto di quotazione di Cedacri. Perche’ il leader di mercato nei servizi informatici integrati per banche, istituzioni finanziarie, assicurazioni e societa’ di servizi ha due obiettivi: il primo di natura industriale e’ quella della realizzazione della nuova piattaforma cloud da offrire alle banche clienti, mentre quello strategico e’ approdare a Piazza Affari, direttamente con un’ipo o attraverso un reverse merger con un altro gruppo gia’ presente sul listino milanese. Per tale ragione, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, la societa’ presieduta da Renato dalla Riva e guidata dall’amministratore delegato Corrado Sciolla ha affidato a Deutsche Bank un mandato esplorativo per trovare, possibilmente in Italia ma anche in ambito internazionale, un partner industriale per realizzre l’infrastruttura tecnologica e digitale. Un alleato che magari possa anche decidere di entrare nel capitale andando ad affiancare le banche azioniste (tra cui figurano Banca Mediolanum, 15,6%, Gruppo Cassa di Risparmio di Asti, 11,1%, Banco di Desio e della Brianza, 10,1%, Unipol, 7,5%, Popolare di Bari, 6,6%, Cassa di Risparmio di Bolzano, 6,5%, Banca del Piemonte, 4,2%, e Credem, 3,9%) e soprattutto il primo azionista singolo, ovvero Fsi (27%), il fondo gestito da Maurizio Tamagnini, entrato nel capitale di Cedacri a fine 2017 assegnando alla societa’ IT un equity value di circa 430 milioni. Successivamente all’individuazione del nuovo possibile socio industriale, il gruppo guidato da Sciolla, supportato dai soci, definira’ il cantiere della quotazione: opzione che se inizialmente era prevista per il primo trimestre del prossimo anno, adesso potrebbe concretizzarsi entro fine giugno. Questo secondo step strategico puo’ avere tempi differenti a seconda che Cedacri punti all’approdo diretto a Piazza Affari, su Mta o Star, o se, invece, proprio sul modello Nexi-Sia, si valuti l’opportunita’ di definire un reverse merger con una societa’ target gia’ quotata.
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