La quarta edizione della conferenza Merge-IT, il meeting delle comunità italiane per le libertà digitali, che riunisce associazioni, gruppi informali, aziende, professionisti e pubbliche amministrazioni, torna a Verona dal 20 al 22 giugno 2025, nella sede di 311 Verona, presso la Fondazione Edulife.
Il programma, disponibile sul sito https://merge-it.net/2025/, prevede oltre 25 speaker, una tavola rotonda, dei momenti di scambio di idee e di dialogo tra tutti i presenti, e la partecipazione di diverse associazioni e organizzazioni che promuovono le libertà e la sovranità digitale. Sarà un’occasione per incontrarsi, discutere, confrontarsi e creare connessioni attorno al software libero e open source, agli standard aperti, ai dati aperti e, più in generale, alla cultura libera.
“In Italia si parla ancora troppo poco di sovranità digitale, di indipendenza dalle big tech e di come il software libero e gli standard aperti siano uno strumento decisivo per raggiungerla. Per questo ho molto apprezzato la scelta di focalizzare l’edizione 2025 di Merge-IT su questo argomento e sarò lieto di raccontare quello che sta succedendo a Bruxelles e in altri paesi europei”, ha commentato Vittorio Bertola, Head of Policy & Innovation di Open-Xchange.
Queste sono alcune tra le presentazioni più significative:
• I 20 anni di Open Document Format (ODF), l’unico formato standard aperto
• L’anteprima del sistema operativo italiano Ufficio Zero Linux OS Educational
• Modelli di sviluppo sostenibili per videogiochi didattici
• I 25 anni del Linux Day in Italia
• L’uso di Wikidata e SPARQL per analizzare dati pubblici, come la lista dei cardinali del conclave
• L’esperienza del Südtirol nel rilascio di dati aperti per il trasporto pubblico
Merge-IT è gratuito e aperto a tutti e per partecipare non è necessaria la registrazione, anche se questa viene suggerita per aiutare i volontari nell’organizzazione. È previsto un servizio catering.
L’organizzazione della conferenza Merge-IT nasce dalla collaborazione tra le comunità italiane per le libertà digitali. L’approccio adottato è quello della “do-ocracy”, tipico del mondo open source, dove sono i partecipanti stessi a prendere le decisioni sulla base di un confronto pubblico e trasparente sulle attività.
L’evento è finanziato grazie alle donazioni delle organizzazioni partecipanti, fra cui Wikimedia Italia, Italian Linux Society e Fondazione Edulife.