Il Regno Unito sta attraversando una trasformazione significativa nelle abitudini di pagamento, favorita dalla crescente diffusione delle tecnologie digitali. L’utilizzo di carte contactless e portafogli elettronici è in costante aumento, mentre si riduce progressivamente il ricorso al contante e ai metodi tradizionali. Questa evoluzione riflette il desiderio dei consumatori di accedere a modalità di pagamento sempre più rapide, pratiche e sicure.
Per analizzare nel dettaglio questi cambiamenti, SumUp ha condotto un’indagine su scala nazionale, raccogliendo dati preziosi sulle preferenze e i comportamenti di pagamento dei consumatori britannici. L’obiettivo è stato quello di fornire alle piccole e medie imprese indicazioni utili per comprendere meglio i bisogni in evoluzione dei clienti. I risultati del sondaggio mostrano con chiarezza l’affermazione delle carte di debito e credito come metodo più utilizzato, indicate dal 62% degli intervistati come preferenza principale. A seguire, il 18% ha espresso una netta preferenza per i pagamenti mobili, come Apple Pay e Google Pay, che si stanno diffondendo in modo particolare tra le generazioni più giovani. Nella fascia d’età tra i 18 e i 24 anni, il 36% utilizza abitualmente questi strumenti, mentre tra i 25 e i 34 anni la percentuale si attesta al 28%, così come si legge su ffnews.com.
L’abitudine a utilizzare dispositivi mobili ha portato anche a una perdita di familiarità con i dati delle carte tradizionali. Un dato significativo è che il 23% dei giovani tra i 18 e i 24 anni ha dimenticato il proprio PIN, percentuale che scende di poco (22%) nella fascia immediatamente successiva. Questo fenomeno conferma il crescente distacco dei consumatori più giovani dal supporto fisico della carta, ormai spesso sostituito da soluzioni più immediate.
Il contante, invece, sta progressivamente perdendo centralità. Solo l’11% degli intervistati lo considera ancora il metodo di pagamento preferito. Altri sistemi emergenti, come il “Compra ora, paga dopo” (Buy Now, Pay Later), rappresentano il 4% delle scelte, mentre soluzioni ancora più innovative, come criptovalute e dispositivi indossabili (smartwatch, anelli di pagamento), raccolgono l’1% delle preferenze.
Oltre la metà degli intervistati (51%) ha dichiarato di aver cambiato il proprio modo di pagare nel corso dell’ultimo anno. Il 22% ha adottato metodi digitali spinto dalla praticità, mentre il 15% ha ridotto l’uso del contante grazie alla diffusione del sistema “tap-to-pay” nei negozi e nei trasporti pubblici. Il 9% ha iniziato a usare servizi “Compra ora, paga dopo”, apprezzandone la flessibilità. Un ulteriore 4% ha sottoscritto abbonamenti per beni di consumo ricorrenti, come generi alimentari o prodotti per la cura personale, attratto dalla comodità delle consegne automatiche e dei costi prevedibili.
Nonostante il calo, il contante conserva ancora una certa rilevanza. Il 75% degli intervistati lo considera una risorsa utile in alcune situazioni. Il 26% lo utilizza per avere maggiore controllo sulle proprie spese, il 22% lo trova più veloce da usare, mentre il 17% lo preferisce per la componente tangibile della transazione. Il 22% afferma di impiegare contante solo quando ricevuto in regalo. Altri motivi per mantenere l’uso del denaro fisico includono la volontà di evitare commissioni sulle transazioni digitali (12%), la mancanza di accesso a metodi di pagamento elettronici (12%) e preoccupazioni sulla sicurezza delle operazioni online (8%).
Emergono anche considerazioni sull’integrazione dell’intelligenza artificiale nel processo di pagamento. Il 29% dei consumatori si mostra aperto all’idea che l’IA gestisca piccole transazioni automatizzate. All’interno di questo gruppo, l’11% sarebbe disposto ad affidare all’IA la gestione di tutti i pagamenti, il 12% la utilizzerebbe per bollette e abbonamenti, mentre il 7% affiderebbe all’IA anche gli acquisti quotidiani. Tuttavia, una netta maggioranza (71%) rimane contraria, preferendo mantenere il controllo diretto sulle proprie spese. Il 38% non si fida dell’IA per decisioni economiche, mentre il 33% preferisce verificare ogni singola operazione prima che venga eseguita.
Londra si conferma in prima linea nell’adozione delle tecnologie di pagamento. Anche nella capitale, le carte restano la scelta più diffusa (61%), seguite da mobile payment (20%), mentre solo l’8% continua a prediligere il contante. Il 66% dei londinesi ha modificato le proprie abitudini di pagamento nell’ultimo anno, e oltre un quarto ha scelto metodi più digitali. Il 14% ha ridotto l’uso del contante, incentivato dalla crescente presenza di soluzioni digitali nei negozi. Il BNPL è stato adottato da un altro 14%.
Un numero crescente di londinesi considera i pagamenti digitali più vantaggiosi. Il 26% ritiene che tutte le attività commerciali dovrebbero adeguarsi a queste modalità, pur comprendendo i costi connessi. Il 19% trova scomodo pagare in contanti e preferisce esercizi che accettano carte o pagamenti digitali. Il 15% evita, quando possibile, le attività che si limitano al solo contante.
A commentare i risultati è Corin Camenisch, responsabile marketing e crescita di SumUp. Secondo Camenisch, l’indagine conferma la transizione in atto verso metodi digitali sempre più diffusi e apprezzati, soprattutto tra le generazioni più giovani. Se le carte mantengono ancora una posizione dominante, il contante è in progressivo declino, anche se continua a essere utilizzato in contesti specifici. Guardando al futuro, si prevede una maggiore diffusione di portafogli digitali e strumenti innovativi, in risposta alla richiesta crescente di praticità e personalizzazione da parte dei consumatori.
