In Italia, il 76% delle grandi aziende ha un dipartimento dedicato alle collaborazioni con le startup, il tasso più alto in Europa, e l’83% ritiene che l’Open Innovation sia strategicamente importante per la propria crescita, il secondo tasso più alto in Europa. È quanto emerge dall’Open Innovation Report 2025, l’indagine di Sopra Steria e Sopra Steria Next, uno dei principali attori nel settore tecnologico europeo.
Giunto alla sua terza edizione, il report – realizzato con il contributo di INSEAD e Ipsos, ha coinvolto 1.643 organizzazioni in 12 Paesi e 12 settori – evidenzia come le startup svolgano ormai un ruolo fondamentale nella costruzione della strategia di intelligenza artificiale delle aziende italiane ed europee.
Nonostante i dati positivi, però, solo il 37% delle aziende italiane ha avviato collaborazioni con startup nel campo della Generative AI negli ultimi due anni, il secondo tasso più basso in Europa. Di queste, il 74% ritiene che queste siano cruciali per la propria strategia di intelligenza artificiale.
Tra le imprese che invece non hanno precedentemente avviato collaborazioni di Open Innovation, il 67% pianificano di farlo nei prossimi due anni, un dato che posiziona l’Italia al terzo posto in Europa.
“Le collaborazioni tra grandi aziende e startup non sono più una scelta, ma una vera e propria esigenza strategica per le imprese italiane. L’intelligenza artificiale è il motore di un’innovazione che richiede velocità, capacità di adattamento e approcci innovativi. Le startup rappresentano il partner ideale per accelerare questo processo, grazie alla loro flessibilità e al loro approccio tecnologico all’avanguardia. In un contesto dove l’innovazione è sempre più determinante per mantenere la competitività, è fondamentale che le imprese italiane colgano le opportunità offerte dall’Open Innovation, per evitare di rimanere indietro rispetto agli altri paesi europei e per essere protagonisti della prossima ondata di cambiamenti tecnologici”, dichiara Stefania Pompili, amministratore delegato di Sopra Steria Italia.
A livello europeo, il Report mette in evidenza alcuni dati rilevanti riguardo le collaborazioni tra grandi imprese e startup, soprattutto nel campo dell’intelligenza artificiale (IA). Il 72% delle grandi società ha già avviato collaborazioni con startup nel settore dell’IA, a dimostrazione di un impegno concreto verso l’innovazione. Inoltre, il 57% di queste aziende ha già realizzato progetti di Open Innovation focalizzati sull’IA, un segnale chiaro che l’interesse per l’innovazione attraverso collaborazioni esterne sta crescendo.
Le società che hanno dipartimenti dedicati all’Open Innovation registrano un tasso di successo del 73% nei loro progetti, rispetto al 51% di chi ne è privo. Questo dato evidenzia quanto la strutturazione e la governance dell’innovazione siano elementi chiave per trasformare le collaborazioni in risultati concreti.
Oltre il 70% delle imprese ritengono le startup “fondamentali” per il successo delle loro strategie di IA, un dato che conferma come le piccole realtà tecnologiche siano ormai riconosciute elementi cruciali per il futuro competitivo delle grandi imprese.
L’IA sta avanzando a un ritmo senza precedenti, con le imprese che corrono per integrare le sue capacità nelle loro operazioni. Tuttavia, molte grandi organizzazioni affrontano ostacoli significativi quando sviluppano e implementano la loro strategia di IA utilizzando solo risorse interne, con carenze di talenti, alti costi di sviluppo e la complessità che rappresentano sfide chiave.
In questo contesto, l’Open Innovation, in cui le aziende collaborano con startup dinamiche per cercare nuove soluzioni alle loro sfide, è emerso come una necessità strategica, consentendo alle grandi imprese di collaborare con startup agili e orientate alla tecnologia per accelerare l’implementazione dell’IA e mantenere un vantaggio competitivo.
Inoltre, l’80% delle organizzazioni intervistate giudica ora l’Open Innovation come importante o fondamentale per la propria missione, dato in forte crescita rispetto all’anno precedente (67%).
“L’IA sta cambiando tutto: come lavoriamo, come competiamo, come cresciamo. È il cambiamento più grande della nostra generazione, che tocca ogni parte di un’azienda. Il mercato è appena all’inizio, e coloro che si muoveranno rapidamente e in modo intelligente ora saranno quelli che plasmeranno ciò che verrà dopo – spiega Fabrice Asvazadourian, ceo di Sopra Steria Next – Lavorare insieme sull’IA non è sempre semplice. Le startup hanno bisogno di accedere a buoni dati, ma le grandi aziende sono preoccupate per la sicurezza e la proprietà intellettuale. Fare le scelte giuste significa costruire fiducia, stabilire regole chiare e imparare da ciò che ha funzionato altrove. Le migliori collaborazioni sono quelle che bilanciano innovazione e responsabilità”.