Il Governo ha deciso di porre la fiducia alla Camera sul decreto riguardante la Pubblica Amministrazione, una mossa annunciata ufficialmente in Aula dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani.
Di cosa si tratta in particolare? Porre la fiducia vuol dire chiedere un voto di approvazione “senza modifiche” sul testo del decreto. È un modo, dunque, per accelerare l’iter parlamentare e blindare il contenuto della legge, ma implica che se la fiducia non passa, il Governo potrebbe anche essere messo in discussione. La votazione sulla fiducia si svolgerà domani a partire dalle 13.00. Prima di quel momento, alle 11.20, ci sarà spazio per le dichiarazioni di voto da parte dei vari gruppi parlamentari.
Il testo su cui si vota è lo stesso approvato in precedenza dalle Commissioni parlamentari. Una volta superato il voto di fiducia, la Camera continuerà l’esame del decreto, passando alla discussione degli ordini del giorno (cioè proposte politiche non vincolanti legate al provvedimento). Il voto finale sul decreto è previsto tra domani sera e giovedì, come si legge su Borsa Italiana.
Dopo l’approvazione alla Camera, il decreto passerà al Senato per la seconda lettura, in modo da completare il percorso legislativo. Il provvedimento deve essere convertito in legge entro il 13 maggio per non decadere.