Capgemini ha acquisito il 100% del capitale azionario di Delta Capita BV e della sua controllata Delta Capita Academy BV, entrambe con sede nei Paesi Bassi. Le entità acquisite facevano precedentemente parte del Gruppo Delta Capita e sono note per la loro competenza nei servizi di Financial Crime Compliance (FCC). Questa transazione, finalizzata nei giorni scorsi, segna la seconda acquisizione di Capgemini nel settore FCC negli ultimi diciotto mesi.
Delta Capita BV porta in Capgemini un team di oltre duecento analisti e consulenti KYC specializzati in KYC, lotta alla corruzione e allo scioglimento dei contratti, nonché nello sviluppo di policy di gestione del rischio e framework di controllo. L’acquisizione migliora la capacità di Capgemini di fornire prima, seconda e terza linea di difesa nell’ambito della consulenza e dei servizi gestiti per la FCC. Queste competenze ampliate supporteranno la crescente domanda da parte degli istituti finanziari europei di soluzioni di conformità normativa complesse e standardizzate, in particolare nel contesto dell’evoluzione della legislazione pensionistica olandese e della più ampia regolamentazione dell’Unione Europea.
L’integrazione di Delta Capita BV nelle attività di Capgemini migliora gli attuali servizi di trasformazione FCC e KYC del gruppo nei principali centri di distribuzione in Romania, Polonia, India e Regno Unito. Capgemini si posiziona ora come partner globale per la trasformazione FCC end-to-end, offrendo servizi aziendali e tecnologici che abbracciano modelli di distribuzione onshore, nearshore e offshore. Il settore dei servizi finanziari si trova ad affrontare crescenti pressioni per conformarsi a requisiti normativi sempre più complessi e mitigare i rischi di criminalità finanziaria. Con questa acquisizione, Capgemini risponde all’esigenza critica del settore di soluzioni integrate per la gestione del rischio e la conformità normativa.
Negli ultimi cinque anni, gli istituti finanziari in Europa hanno dovuto far fronte a crescenti esigenze normative, in particolare in materia di antiriciclaggio e contrasto al riciclaggio di denaro. Le successive direttive antiriciclaggio dell’Ue hanno innalzato significativamente le aspettative di conformità, introducendo requisiti più severi di due diligence della clientela e ampliando la responsabilità penale per le violazioni antiriciclaggio. Nel contesto post-Brexit, la frammentazione normativa tra Ue e Regno Unito ha ulteriormente complicato le strategie di conformità, spingendo gli istituti finanziari transfrontalieri a rivalutare e rafforzare le proprie capacità KYC e FCC. Questa crescente complessità si riflette nel fatto che, secondo la PwC EMEA AML Survey 2024, il 38% degli intervistati ha individuato l’aumento della pressione normativa come la questione più impegnativa e il 34% ha rilevato che le normative complicano i processi operativi.
Inoltre, il costo della non conformità è diventato sempre più punitivo. Le sanzioni globali ammontano a trentasei miliardi di dollari per la non conformità alle normative AML, KYC e sanzionatorie. Sanzioni di alto profilo, come quelle imposte a istituti finanziari in Germania, Paesi Bassi e nei paesi nordici, sottolineano l’urgenza per le banche di affrontare le carenze nei loro quadri di gestione del rischio e della conformità. La Financial Action Task Force (GAFI) e le autorità di regolamentazione nazionali hanno inoltre intensificato i controlli sui processi di onboarding digitale, sui sistemi di monitoraggio delle transazioni e sull’efficacia dei controlli interni. Ciò ha determinato un’impennata della domanda di competenze esterne nella trasformazione FCC, in particolare da parte di aziende che offrono una combinazione di conoscenze normative e implementazione tecnologica, come Capgemini.