Secondo quanto riportato da Bloomberg, Barclays starebbe portando avanti negoziazioni avanzate con Brookfield Asset Management per cedere una parte della sua divisione dedicata ai pagamenti digitali. L’annuncio ufficiale dell’intesa potrebbe arrivare già nei prossimi giorni, anche se al momento non è stato ancora raggiunto un accordo definitivo, il che potrebbe causare ritardi.
Un portavoce della banca ha confermato che Barclays sta esplorando varie possibilità di investimento nella sua attività di merchant acquiring (cioè i servizi che permettono ai commercianti di accettare pagamenti con carta), incluso l’ingresso di partner strategici, come si legge su pymnts.com.
Questa trattativa si inserisce in una strategia più ampia di razionalizzazione delle attività da parte di Barclays, che sta vendendo divisioni considerate non essenziali, come quella dei finanziamenti al consumo in Germania e un portafoglio di mutui in Italia. Anche altre banche europee stanno attuando operazioni simili per concentrarsi su aree più redditizie o centrali.
Brookfield, che nel 2024 ha già acquistato Network International, un’importante società mediorientale che gestisce transazioni digitali, ha da tempo messo gli occhi sul settore dei pagamenti. Già nel 2023, l’azienda aveva nominato Ron Kalifa, ex CEO di Worldpay e allora presidente di Network International, come responsabile degli investimenti nel settore delle infrastrutture finanziarie.
In passato Brookfield aveva già valutato l’acquisizione dell’unità pagamenti di Barclays, ma aveva rinunciato a causa di differenze sulla valutazione economica e di alcune complicazioni legate all’acquisizione di Takepayments, un altro partner di Barclays.
Nel dicembre 2023, Barclays aveva dichiarato di voler rivedere il proprio business dei pagamenti, ritenendolo meno strategico rispetto ad altre aree. Dal canto suo, Brookfield ha espresso un chiaro interesse per il settore, impegnando cinque miliardi di dollari in investimenti in tecnologie di pagamento e aziende come Network International e Magnati. L’obiettivo è puntare su aziende ben consolidate e tecnologicamente avanzate, che fanno parte della struttura portante del mondo finanziario, e farle crescere attraverso interventi strategici e operativi.