Parziale doccia fredda per i lavoratori di tutta Europa e, in particolare, per quelli italiani. I fondi del programma Sure – la sostanziale cassa integrazione europea – saranno a disposizione soltanto a settembre, ma potranno essere utilizzati retroattivamente per coprire le spese della cassa integrazione sostenute dall’inizio di febbraio. A spiegarlo è stato Nicolas Schmit, Commissario Ue al Lavoro, nel corso di un’intervista alla Stampa: “Sure riguarda anche i mesi precedenti. Finanzierà i programmi di sostegno all’occupazione che sono iniziati dal 1 febbraio 2020”.
“Il regolamento è già stato adottato. Ora gli Stati devono fornire le loro garanzie”, il che è previsto avvenga entro gli inizi di luglio, dice Schmit. “Nel frattempo, invieremo una lettera a tutti i Paesi, probabilmente già all’inizio della prossima settimana, illustrando i diversi aspetti di Sure. Inviteremo i governi a presentare le domande”.
In merito all’erogazione delle prime risorse, “la Commissione dovrà andare sui mercati per raccogliere denaro. Non è escluso che ciò avvenga prima dell’estate. Vedremo. Ma se non sarà a luglio, sarà all’inizio di settembre”, dichiara il commissario.
Le risorse non potranno essere usate per i sussidi di disoccupazione: “in quanto tali sono probabilmente preesistenti allo scoppio della pandemia”, ha osservato Schmit. “Le richieste di accesso ai finanziamenti agevolati di Sure da parte degli Stati saranno analizzate dalla Commissione”, ha aggiunto il Commissario.
Quanto alla suddivisione delle risorse tra i Paesi, “la somma dei fondi destinati ai primi tre Stati beneficiari non potrà superare i
60 miliardi di euro”. In merito ai problemi in Italia con il pagamento della Cig, “l’unica cosa che posso fare è lanciare un appello a tutti gli Stati affinché accelerino i pagamenti”, conclude Schmit.