Mentre si cerca un accordo sulla proposta di Recovery Fund franco-tedesca, si affacciano importanti novità per quanto riguarda le monete digitali. Ieri, infatti, la Banca di Francia ha annunciato di aver portato a termine con successo un test sull’euro digitale. Questa di ieri, è una notizia molto importante anche se non giunge del tutto inaspettata se si tiene conto del sostegno che la Francia ha fin da subito conferito al progetto dell’euro digitale, soprattutto se concepito in opposizione a quello di Libra. Non è affatto un caso se, tra i 19 Paesi dell’Eurozona, sia proprio la Francia quella più avanti nel testare la tecnologia dei registri distribuiti per creare un euro digitale, probabilmente pensato più come un’infrastruttura monetaria di base che non come una moneta rilasciata direttamente dalla banca centrale ai consumatori.
La Banque de France, così come la sua omonima olandese, aveva già avviato un approccio sperimentale a riguardo della moneta digitale a inizio del 2020, soprattutto al fine di sperimentare appieno le potenzialità insite in uno strumento di pagamento così innovativo, soprattutto sul piano macro e non al dettaglio, seguendo quanto prospettato dal capo della sezione Crypto di Visa, Cuy Sheffield, che infatti ha sostenuto che le banche centrali potrebbero non rilasciare la loro valuta digitale direttamente ai consumatori.
La Banque de France sta collaborando con alcuni partner tecnici per effettuare questi test, basati su una DLT sviluppata dai loro team, per sperimentare l’utilizzo di una CBDC per l’emissione di titoli finanziari digitali di Société Générale Forge.
A questo punto, l’UE non può più nascondersi e parlare di euro digitale è ormai qualcosa in più che una voce di corridoio. Siamo, in effetti, vicini ad ottenere uno strumento che potrebbe aiutare l’intera Unione a sopperire alla crisi economica forte di un alleato in più.