“La digitalizzazione e le nuove tecnologie sono imprescindibili per la crescita sociale ed economica di un Paese, ma possono anche rappresentare minacce. Nessun settore è immune: dalla pubblica amministrazione alle imprese, fino ai cittadini. Pensiamo agli hacker filorussi del gruppo NoName057(16), che hanno colpito l’aeroporto di Malpensa, porti, banche e giornali italiani come ritorsione alle parole del presidente Sergio Mattarella del 5 febbraio all’Università di Marsiglia contro la Russia putiniana. Pensiamo anche all’uso di software di sorveglianza come Paragon per spiare giornalisti e attivisti e alla sottrazione di dati da archivi pubblici e privati da parte di Equalize“. Imprese e cybersicurezza nella riflessione di Ubaldo Livolsi, professore di Corporate Finance e fondatore della Livolsi & Partners S.p.A..
“È positiva – spiega – la Strategia Nazionale di Cybersicurezza, che prevede il raggiungimento di ottantadue misure entro il 2026, con un ambito d’azione ampio: dalla transizione digitale cyber-resiliente della Pa e del tessuto produttivo alla prevenzione dell’evoluzione della minaccia cyber, dal contrasto alla disinformazione online alla gestione di crisi cibernetiche, fino all’autonomia strategica nazionale ed europea nel settore digitale“.
“Le aziende, in particolare le Pmi, sono soggette a rischi – evidenzia ancora Livolsi – L’adozione di modelli di lavoro remoto e ibridi ha ampliato la superficie di attacco delle imprese. Il settore industriale, con la digitalizzazione, l’adozione di tecnologie IoT e Industry 4.0 e 5.0 e l’emergere di tecnologie come l’intelligenza artificiale generativa, si trova ad affrontare minacce. Come ricorda il Rapporto Anitec-Assinform, in Italia nel 2025 la spesa per la cybersicurezza crescerà del +11,9%, superando i due miliardi di euro. Il Governo può svolgere un ruolo chiave nella cybersicurezza delle imprese, promuovendo fondi dedicati, agevolazioni fiscali e finanziamenti per infrastrutture sicure. Servono partenariati pubblico-privati per la condivisione delle informazioni sulle minacce e piattaforme di supporto tecnico. È essenziale anche stabilire maggiori standard di sicurezza per garantire una protezione uniforme ed efficace contro gli attacchi“.
“Per parte loro, le aziende devono adottare un approccio proattivo alla cybersicurezza, investendo nella formazione dei dipendenti e in tecnologie come l’AI per il rilevamento delle intrusioni e soluzioni di crittografia. Misure come la segmentazione delle reti, il monitoraggio costante e l’aggiornamento continuo dei software sono fondamentali. Infine – conclude – la collaborazione tra imprese e istituzioni specializzate può rafforzare la resilienza del sistema economico nazionale“.