Secondo il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Alessio Butti, “La centralità dell’Italia nel settore dell’AI è possibile e fondamentale. Stiamo assecondando richieste di start up che vogliono fare intelligenza artificiale in un determinato modo. Gli ultimi tre modelli sono una tecnologia italiana e anche lo sviluppo della sanità dipenderà da questi modelli. Se i modelli parlano italiano non è una sciocchezza autarchica, e se si riferiscono all’aspetto scientifico italiano, a una cultura italiana, e vengono addestrati come succede per questi tre modelli in una infrastruttura italiana, che è Leonardo Cineca, con l’Italia che per capacità computazionale è terza al mondo dopo Stati Uniti e Giappone, voi capite che siamo a metà dell’opera“.
I tre modelli (Colosseum 355B di iGenius, Velvet di Almawave e Vitruvian-1 di ASC27) sono italiani. “Troveranno applicazione nelle singole verticalità, e in particolare nella sanità – ha specificato Butti, che sul fronte del risparmio per le spese sanitarie ha citato il caso Lombardia – Con l’App Io per la gestione delle prenotazioni sanitarie, anche in Regione Lombardia ho voluto un pilot e ci sono stati dodici milioni di notifiche sanitarie in sei mesi. In Lombardia stanno assaporando qual è la possibilità di spending review con un semplicissimo processo riorganizzativo grazie all’intelligenza artificiale. Su questo dobbiamo andare avanti, con la piattaforma nazionale di telemedicina, l’abbattimento delle liste d’attesa“.