Di Sammy Zoghlami, senior vice president EMEA di Nutanix
Gli ambienti IT aziendali sono spesso in insieme complesso di infrastrutture di data center, implementazioni di cloud privato e pubblico e, sempre più spesso, posizioni edge. Tale eterogeneità offre flessibilità alle aziende ma introduce un ulteriore livello di complessità che può far lievitare i costi, limitare la scalabilità e richiedere una gestione estesa. A questo mix di sfide si aggiunge il fatto che i volumi di dati sono in aumento, nuove applicazioni emergono costantemente e le iniziative di trasformazione stanno portando le esigenze di bilancio e operative verso scenari mai affrontati prima.
In un mondo in cui le infrastrutture sono sempre più complesse, inefficienti e costose da gestire, le aziende più lungimiranti stanno adottando il multicloud ibrido come modello operativo unificato. Ciò permette di gestire diversi ambienti come un unico ecosistema flessibile, garantendo massimo controllo e sicurezza senza rinunciare all’agilità.
Se applicato correttamente, questo modello operativo non si limita a trasformare l’infrastruttura, ma migliora la governance dei dati, ottimizza le competenze e garantisce all’azienda la flessibilità necessaria per adattare e spostare i carichi di lavoro in base alle esigenze.
Il multicloud ibrido come modello operativo “moderno”
Il multicloud ibrido integra on-premise, cloud privato e più piattaforme di cloud pubblico in un unico sistema unificato. Questo approccio unificato consente alle aziende di adattarsi all’evoluzione dei carichi di lavoro, di ottimizzare la distribuzione delle risorse e di garantire la governance dei dati in tutti i loro ambienti. I carichi di lavoro possono essere spostati dinamicamente in base ai costi, alle prestazioni o ai requisiti normativi, ottimizzando l’efficienza operativa.
Pensiamo a un rivenditore che ha bisogno di scalabilità immediata durante i picchi stagionali, come il Black Friday o le vacanze last-minute. Il multicloud ibrido consente di gestire questa impennata spostando i carichi di lavoro ad elevata richiesta nel cloud, per poi ridimensionarli una volta che la domanda si normalizza. Questa flessibilità operativa non è solo conveniente, ma rappresenta un vantaggio competitivo.
L’ascesa del multicloud ibrido
Il multicloud ibrido sta guadagnando sempre più popolarità, poiché offre alle aziende un modo efficace per ridurre la complessità dell’IT senza rinunciare alla flessibilità nella gestione dei carichi di lavoro. Secondo il Nutanix Enterprise Cloud Index, la maggior parte delle aziende utilizza già più servizi di cloud pubblico insieme a data center privati. Questo approccio permette di armonizzare gli ambienti IT, trasformandoli in un ecosistema integrato anziché in silos isolati.
Inoltre, il modello multicloud ibrido stimola l’innovazione, offrendo agli sviluppatori una piattaforma uniforme su cui creare e distribuire applicazioni senza necessità di riconfigurazione o codifica aggiuntiva. Tale compatibilità semplifica le pipeline di distribuzione, permettendo alle aziende di portare nuove applicazioni sul mercato in modo più rapido ed efficiente.
Il passaggio al multicloud ibrido richiede un nuovo modo di pensare all’IT
Avere più cloud non significa automaticamente adottare un approccio multicloud. La gestione di un ambiente multicloud ibrido richiede una trasformazione dell’IT, superando i silos tradizionali e introducendo nuove efficienze. Grazie all’automazione delle operazioni sull’intero panorama IT, le aziende possono ridurre il controllo manuale e dedicare più tempo a innovazione e progetti strategici.
L’automazione, in questo contesto, è fondamentale. Automatizzando le attività di routine come il provisioning, il monitoraggio e l’allocazione delle risorse, le aziende possono snellire i processi e alleggerire il carico dei team IT. Ciò, a sua volta, permette ai team IT di concentrarsi sulle iniziative di trasformazione che favoriscono la crescita dell’azienda, anziché dedicare tempo alle attività quotidiane. Ad esempio, una società di servizi finanziari potrebbe automatizzare i backup dei dati e i controlli di conformità su più ambienti, riducendo sia il rischio che il carico di lavoro del personale IT.
Visibilità e controllo dei costi in un modello operativo unificato
Uno dei principali vantaggi offerti da un modello operativo multicloud ibrido risiede nella visibilità completa che esso garantisce. Grazie a una piattaforma unificata, le aziende possono ottenere una visione d’insieme del proprio ambiente IT, spaziando dai data center e cloud privati fino al cloud pubblico e alle implementazioni edge. Tale visibilità non si limita alla sola gestione dell’infrastruttura, ma si estende anche al controllo dei costi. Le aziende, infatti, possono monitorare l’utilizzo e i costi associati ai diversi ambienti, ottimizzando così il rapporto tra prestazioni e costi.
Ad esempio, un’azienda del settore della sanità potrebbe archiviare i dati non sensibili su una piattaforma cloud pubblica più economica, e conservare i dati sensibili dei pazienti all’interno della propria infrastruttura. In questo modo, si bilanciano i costi con i rigorosi requisiti di conformità del settore. La visibilità centralizzata offerta dal modello multicloud ibrido fornisce ai C-Level le informazioni necessarie per prendere decisioni consapevoli, ottimizzando l’allocazione delle risorse nei diversi ambienti.
Il percorso verso la semplicità operativa
Il multicloud ibrido come modello operativo semplifica la gestione IT fornendo un quadro coerente e unificato. Questo modello comune può estendersi a data center, cloud pubblici e ambienti edge, permettendo alle aziende di creare un unico processo per l’implementazione, la protezione e la gestione delle applicazioni su tutte le infrastrutture. Inoltre, la presenza di un framework standardizzato facilita l’integrazione di attività e di automazione guidate dall’intelligenza artificiale, rafforzando la resilienza e l’agilità dell’intero ecosistema.
L’impatto di un modello operativo unificato diventa particolarmente evidente quando si devono affrontare richieste inaspettate o crisi. Un’azienda manifatturiera, ad esempio, può reindirizzare rapidamente i carichi di lavoro sul cloud in caso di problemi hardware in sede, garantendo la continuità operativa e prevenendo i tempi di inattività.
Scegliere la giusta piattaforma multicloud ibrida
La piattaforma multicloud ibrida ideale dovrebbe offrire una suite completa di strumenti e integrazioni, garantendo flessibilità e sicurezza nell’intero panorama IT. Le aziende devono scegliere piattaforme che siano in linea con i loro obiettivi IT attuali e futuri, che consentano loro di massimizzare l’efficienza rimanendo adattabili ai requisiti aziendali emergenti. Evitare il vendor lock-in è fondamentale per garantire l’adattabilità e sfruttare gli strumenti emergenti in base all’evoluzione delle esigenze.
Ad esempio, una grande azienda può cercare una piattaforma che supporti un’ampia gamma di partnership e servizi, in modo da poter sfruttare gli strumenti migliori per le esigenze del proprio settore. Investendo nella giusta piattaforma, le aziende possono avere successo, creando un’infrastruttura agile e resiliente, che favorisce l’efficienza operativa e la riduzione dei costi.
Un approccio unificato all’IT moderno
In definitiva, il multicloud ibrido come modello operativo sta rapidamente diventando uno standard, trasformando il modo in cui le aziende gestiscono l’IT. Trattando i loro ambienti diversi come un unico sistema adattivo, le aziende possono snellire le operazioni, ridurre la complessità e ottenere nuove efficienze.
Che si tratti di scalare per soddisfare la domanda, controllare i costi o aumentare la resilienza operativa, il multicloud ibrido offre l’agilità e il controllo di cui le aziende moderne hanno bisogno.