Secondo un nuovo rapporto, pubblicato in vista del vertice d’azione sull’intelligenza artificiale in Francia, il boom dei data center basati sull’IA potrebbe mettere a dura prova le forniture energetiche dell’Europa e ottuplicare le emissioni entro la fine del 2035. L’organizzazione non-profit Beyond Fossil Fuels stima che la domanda di elettricità potrebbe aumentare fino al 160% entro il 2035, raggiungendo 287 TWh/anno, più del consumo totale di elettricità della Spagna nel 2022.
Se per soddisfare questa domanda energetica si utilizzassero i combustibili fossili, le emissioni annuali dei nuovi data center dell’Ue potrebbero aumentare da cinquemilioni di tonnellate di emissioni di anidride carbonica equivalente nel 2025 a circa trentanove milioni nel 2030, prosegue il rapporto, più delle emissioni totali di Lituania ed Estonia per il 2022, come riporta euronews.com.
L’organizzazione no-profit tedesca ha utilizzato dati pubblici dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA) e della società di consulenza McKinsey per elaborare quattro ipotesi su come le emissioni potrebbero aumentare con la costruzione di nuovi data center.
Il rapporto ha valutato cosa accadrebbe in caso di elevata o bassa domanda di data center e quali sarebbero gli impatti sulle emissioni se tali centri fossero alimentati principalmente da combustibili fossili o da energia verde sotto forma di energia solare o eolica.
Secondo il rapporto, più della metà di tale domanda di energia deriverebbe dalla costruzione di nuovi data center in tutto il continente. Un rapporto del 2024 sul consumo energetico dei data center dell’Ue ha, inoltre, rilevato che i data center consumano molta più energia in Irlanda e nei Paesi Bassi rispetto alla media dell’UE, rispettivamente fino al 21% e al 5,4%.
Il World Economic Forum (WEF) ha affermato che le grandi aziende tecnologiche hanno a disposizione diversi modi per ridurre le proprie emissioni, tra cui il passaggio alle energie rinnovabili, il riutilizzo del calore di scarto e la costruzione di sistemi di evaporazione dell’acqua solo nei luoghi in cui la fornitura è “sufficiente e sostenibile”.
Lo scorso anno, l’Unione europea ha aggiornato la direttiva sull’efficienza energetica, pertanto i gestori dei data center sono tenuti a pubblicare due volte l’anno i propri dati sulle emissioni e altri dati in un database europeo.