Google ha revocato il divieto di utilizzo dell’IA per lo sviluppo di armi e strumenti di sorveglianza. Nella versione precedente degli “AI Principles” (ovvero “Principi dell’intelligenza artificiale”), il gigante californiano di Internet si era impegnato a non perseguire tecnologie dell’intelligenza artificiale che “causano o possono causare danni complessivi”, comprese armi e sorveglianza che violano “norme accettate a livello internazionale”.
La nuova politica di Google, annunciata nei giorni scorsi, afferma che l’azienda persegue l’IA in modo “responsabile” e in linea con i “principi ampiamente accettati del diritto internazionale e dei diritti umani”, ma non include il precedente linguaggio sulle armi o sulla sorveglianza.
Inoltre, Google ha deciso di non rinnovare il contratto con il Pentagono, in seguito alle reazioni che hanno visto diversi membri del personale dimettersi e migliaia di altri firmare una petizione che denunciava il coinvolgimento dell’azienda nel progetto.
In seguito, il gigante tecnologico ha annunciato che non avrebbe più partecipato alla gara per un contratto di cloud computing da dieci miliardi di dollari con il Pentagono perché non avrebbe potuto dare garanzia che si sarebbe allineato con i suoi principi di IA.