La frammentazione causata da politiche legate alla geopolitica potrebbe costare all’economia globale tra 0,6 e 5,7 trilioni di dollari – fino al 5% del Pil globale – a causa della riduzione del commercio e dei flussi di capitali transfrontalieri, oltre che per la perdita di efficienze economiche.
Questo quanto emerge da un rapporto del World Economic Forum secondo cui, In uno scenario di elevata frammentazione, potrebbe inoltre aumentare l’inflazione globale di oltre il 5%. Il rapporto, sviluppato in collaborazione con Oliver Wyman, evidenzia che l’impatto economico della crescente frammentazione geoeconomica potrebbe superare le interruzioni causate dalla crisi finanziaria del 2008 o dalla pandemia.
Con l’aumento dell’utilizzo del sistema finanziario per perseguire obiettivi geopolitici – testimoniato da un incremento del 370% delle sanzioni dal 2017, insieme a sussidi, politiche industriali e discussioni sulla creazione di architetture finanziarie parallele – il rapporto invita i decisori politici a adottare un approccio che promuova cooperazione, sviluppo sostenibile e resilienza nell’economia globale.
“I potenziali costi della frammentazione per l’economia globale sono sconcertanti – afferma Matthew Blake, responsabile del Centro per i Sistemi Finanziari e Monetari del World Economic Forum – I leader hanno un’opportunità cruciale per salvaguardare il sistema finanziario globale attraverso approcci basati su principi“.
“La frammentazione non solo alimenta l’inflazione, ma ha anche un impatto negativo sulle prospettive di crescita economica, in particolare nei mercati emergenti e nelle economie in via di sviluppo che dipendono da un sistema finanziario integrato per il loro sviluppo continuo – afferma da parte sua Matt Strahan, responsabile dei mercati privati del World Economic Forum – Proteggendo l’integrità e la funzionalità del sistema finanziario globale, anche garantendo che gli attori mantengano il diritto di interagire con controparti su tutto lo spettro geopolitico, i leader possono offrire un sistema finanziario più efficace per tutti gli stakeholder“.