Secondo la presidente della Banca Centrale Europea, ChristineLagarde, il ritorno di Donald Trump può portare l’Europa “ad agire”. Durante uno dei dibattiti al World Economic Forum in corso a Davos, in Svizzera, Lagarde si è detta d’accordo con la lettura secondo la quale l’Europa si trova a fronteggiare una sfida esistenziale. “Dobbiamo essere tutti molto realistici in questa fase, come lo è stato il rapporto di MarioDraghi. Fronteggiamo un momentoesistenziale e abbiamo le diagnosi su quello che dovremmo fare – ha sottolineato – Ora abbiamo una grande spinta, perché un altro grande player dell’economia mondiale sta organizzando le cose in maniera diversa e penso che questo sia un nuovo campanello d’allarme che può portare l’Europa ad agire“.
“L’Unione europea sforna quasi altrettanti laureatiStem per abitante che gli Usa – ha ricordato la presidente della Bce – quest’anno abbiamo 3,5 milioni di europei nel settore tecnologico. Questo è quello che dico quando affermo che abbiamo i talenti.E quando dico che abbiamo i soldi mi riferisco al 15% di tasso di risparmio degli europei, che però ogni anno investono 300 miliardi di euro negli StatiUniti“.
“Registriamo la stessa quantità di brevetti degli Usa. Ma spesso ci diamo la zappa sui piedi – ha sottolineato Lagarde – perché non completiamo quello che dovremmo, come ad esempio il mercato unico. Se avessimo un mercatounico, dice il rapporto di Enrico Letta, elimineremmo un 14% di dazi tra di noi. Faremmo un lavoro più che discreto se rimuovessimo alcune delle barriere che abbiamo lasciato che la storia e la pigrizia costruissero tra noi”.