“Avendo tagliato i tassi di interesse quattro volte da giugno scorso, per un totale di cento punti base, abbiamo fatto progressi sostanziali nel riportare l’inflazione al target. Allo stesso tempo, l’equilibrio dei rischi macroeconomici si è spostato dalle preoccupazioni per un’inflazione elevata alle preoccupazioni per una bassa crescita. Le prospettive sono offuscate da un’incertezza ancora maggiore, guidata da potenziali attriti commerciali globali, frammentazione macroeconomica, tensioni geopolitiche e preoccupazioni sulla politica fiscale nell’area dell’euro”. Lo ha affermato il vicepresidente della Banca centrale europea (BCE), Luis de Guindos, durante un evento a Madrid.
In questo contesto economico volatile, de Guindos vede “elevate vulnerabilità alla stabilità finanziaria”. L’economista spagnolo cita il fatto che “valutazioni elevate e rischi concentrati lasciano i mercati finanziari vulnerabili a dinamiche avverse, che potrebbero essere esacerbate dalle banche non bancarie“.
“Allo stesso tempo, le vulnerabilità sovrane stanno aumentando – ha aggiunto – Nonostante le recenti riduzioni dei rapporti debito/PIL in alcuni paesi dell’area dell’euro, le sfide fiscali persistono in molti altri. Sono esacerbate da una maggiore incertezza politica e geopolitica e da problemi strutturali come una crescita potenziale lenta. Dobbiamo quindi continuare a monitorare attentamente i rischi per la stabilità finanziaria, compresi quelli derivanti dai recenti aumenti dei rendimenti sovrani negli Stati Uniti, nel Regno Unito e, sebbene più moderati, nell’area euro“.
Tornando sulla politica monetaria, de Guindos ha sottolineato che “l’elevato livello di incertezza richiede prudenza. In particolare, gravi attriti commerciali globali potrebbero aumentare la frammentazione dell’economia mondiale, l’incertezza sulla politica fiscale e le sue attuali sfide potrebbero gravare sui costi di prestito e le rinnovate tensioni geopolitiche potrebbero influenzare i prezzi dell’energia. Pertanto non ci stiamo impegnando in anticipo su un particolare percorso di tasso. Se i dati in arrivo confermeranno la nostra linea di base, la traiettoria della politica è chiara e prevediamo di continuare a ridurre ulteriormente la restrizione della politica monetaria“.