La Banca d’Italia pubblica oggi “Un framework generale per valutare l’ordinata attuazione della politica monetaria: un’applicazione all’introduzione dell’euro digitale”, il nuovo numero della collana “Mercati, infrastrutture, sistemi di pagamento”.
Il lavoro propone una metodologia per stimare la quantità massima di euro digitale (D€) che risulti coerente con una ordinata attuazione della politica monetaria nell’area dell’euro (AE). A tal fine, viene definita l’attuazione della politica monetaria come ordinata se dopo l’introduzione del D€:
- la liquidità aggregata rimanente nell’AE è sufficiente per ancorare i tassi a breve termine al tasso sulla deposit facility
- i settori bancari nazionali dell’AE sono in grado di soddisfare in larga misura la domanda di D€ con l’utilizzo delle riserve in eccesso e un maggiore ricorso al credito di banca centrale
Si stima che, per un’ordinata attuazione della politica monetaria, la quantità massima di D€ non dovrebbe superare 1.700 miliardi di euro. Tale risultato tiene conto dell’esistente eterogeneità tra i paesi e le banche nell’AE e della necessità di garantire che nessun sistema bancario nazionale si trovi ad affrontare una crisi di liquidità a seguito dell’introduzione del D€. L’analisi suggerisce l’importanza, nell’assetto operativo dell’Eurosistema, di operazioni di rifinanziamento a fronte di una gamma estesa di garanzie, dato il loro ruolo cruciale nel consentire alla banca centrale di assorbire elasticamente il fabbisogno aggiuntivo di riserve derivante dall’introduzione del D€.