Revolut ha da poco annunciato di aver raggiunto i cinquanta milioni di utenti a livello globale, in Italia si appresta a superare i tre milioni. La previsione è di arrivarci a inizio 2025. Quel che è certo è che a tutti i suoi clienti la digital bank inglese può offrire ora anche l’Iban italiano, primo passo di un progressivo ampliamento dell’offerta bancaria che nel 2025 dovrebbe arricchirsi di un conto remunerato e di carte di credito. L’obiettivo dichiarato, come nel resto del mondo, è di fare di Revolut la prima banca di riferimento per le esigenze finanziarie di quei tre milioni di clienti.
Revolut ha annunciato, infatti, il lancio della succursale italiana grazie all’autorizzazione di Banca d’Italia, con un monitoraggio che proseguirà anche nei prossimi mesi. L’effetto immediato è che d’ora in poi a tutti i nuovi clienti viene offerto un Iban che inizia con IT, al posto di LT per la Lituania, mentre i clienti esistenti avranno la possibilità di migrarvi a partire da gennaio 2025 in un processo progressivo che richiede informazioni supplementari per il procedimento di “know your customer” italiano.
In realtà, Revolut continuerà a operare sulla base della licenza bancaria lituana, ma ora la possibilità di utilizzare l’Iban italiano evita qualsiasi frizione e problema tecnico che inibivano funzionalità di uso comune come l’accredito dello stipendio e l’addebito delle bollette. “Il dato di fatto – commenta Nicola Vicino, recentemente nominato general manager della succursale italiana – è che con questo passaggio si sbloccano alcuni casi d’uso quotidiano di Revolut, rendendo molto più semplice per i clienti sceglierci come la loro banca principale. Poteva essere già fatto prima, ma ora il nostro conto italiano può essere utilizzato per ricevere lo stipendio e pagare bollette o addebiti diretti senza alcuna frizione“. La filiale italiana è operativa dal 18 novembre, con una trentina di dipendenti: tutti i conti saranno gestiti dalla filiale italiana di Revolut e supervisionati dall’autorità di regolamentazione locale, la Banca d’Italia, e dalla Banca centrale europea. I depositi dei clienti continueranno a essere coperti fino a centomila euro dal Fondo di garanzia dei depositi della Banca di Lituania.
Revolut è risultata l’app finanziaria più scaricata in Italia nel 2024 e a giugno ha annunciato il traguardo di due milioni di clienti stimando di raggiungere i tre milioni a inizio 2025, con quattro milioni come obiettivo di fine anno. Gli italiani hanno effettuato 300 milioni di transazioni tramite Revolut quest’anno, in crescita dell’86% rispetto al 2023. La neobank ha iniziato recentemente a offrire prestiti personali, con un prodotto flessibile senza costi o commissioni aggiuntive. Ora si prepara ad ampliare l’offerta nel corso del 2025: “L’Iban italiano è solo il primo pilastro, cui seguirà, nella prima metà dell’anno prossimo, la disponibilità di un conto di risparmio remunerato, senza vincoli e con interessi calcolati quotidianamente, cui seguiranno più avanti nuovi strumenti per l’investimento personale. Il terzo step è l’offerta della carta di credito ai nostri clienti, che ora hanno a disposizione solo carte di debito, a ulteriore completamento dell’offerta come banca primaria“, sottolinea Vicino.
Lui viene da un’esperienza in un colosso tradizionale del credito come Hsbc e poi in un attore più innovativo come Nexi, per cui si occupava sempre di strategia. In Revolut è arrivato sei mesi fa proprio per guidare la nascita della succursale italiana: “Quello che ho trovato – conclude – è la grande velocità nella valutazione e nell’adozione delle soluzioni, un’attenzione spasmodica ai minimi particolari per semplificare la vita del cliente e la filosofia di fondo che porta a lavorare in team perché a qualsiasi problema, anche il più difficile, si può sempre trovare una soluzione“.
Di Pierangelo Soldavini