In un contesto in cui la digitalizzazione ha semplificato l’esperienza nel mondo dei pagamenti, anche accessibilità e prossimità dei punti di prelievo e versamento rappresentano un fattore critico di successo. La risposta alle esigenze di cittadini e banche sarà rispettivamente quella di poter usufruire e fornire un servizio semplice e comodo. Quale sarà la nuova sfida? La creazione di reti di distribuzione alternative con servizi transazionali che integrino esperienze d’uso fisiche e digitali. Questo potrà creare ulteriori opportunità di business, grazie all’evoluzione di un modello di servizio sempre più capillare in Italia e in Europa. Questo il focus dell’evento “Evoluzione del modello di distribuzione per i servizi transazionali: prospettive future di prelievi e versamenti” ospitato oggi al Salone dei Pagamenti e promosso da Mooney, la fintech italiana di prossimità, e PayDo, startup italiana B2B attiva nel mondo fintech che ha sviluppato una suite di servizi a valore aggiunto per innovare l’esperienza dei pagamenti. All’incontro hanno partecipato rappresentanti del mondo bancario, fintech e della consulenza che hanno delineato il futuro dei servizi di prelievo, insieme a Salvatore Borgese, Executive Director Strategy & Business Development di Mooney, e Donato Vadruccio, CEO di PayDo. Il panel è stato moderato da Anna Omarini, Ricercatrice dell’Università Bocconi e Vicepresidente Italia Fintech. “Il futuro dei servizi transazionali sarà sempre più orientato ai canali digitali ed alle reti di prossimità che possano garantire ai cittadini rapidità, capillarità e soprattutto comodità nell’usufruire di operazioni, come prelievo e versamento, contestualmente ad altre esperienze di acquisto. L’evoluzione normativa, oltre che l’esperienza del consumatore, spingerà il modello “cash in shop” verso una copertura sempre più ampia di reti esercenti di accettazione, le quali potranno ottenere grandi benefici in termini di pedonabilità, profitto e fidelizzazione della clientela grazie all’erogazione di questi servizi.” ha commentato Salvatore Borgese. “Questa iniziativa è importante perché facilita l’accesso al contante per i cittadini e rappresenta un supporto utile alle strategie delle banche e dei PSP. Inoltre, risponde alle aspettative dei regolatori europei, che richiedono garanzie di accesso, scalabilità, e l’utilizzo di sistemi di regolamento SEPA anche nei paesi altamente digitalizzati. Per questo possiamo dire di essere più che orgogliosi di essere il partner tecnologico di questo progetto e di continuare la nostra collaborazione con Mooney, offrendo una tecnologia cloud scalabile, capace di integrare diversi attori che, oltre a fornire il servizio ai clienti, potranno rendere disponibile la propria rete per il servizio di versamento e prelevamento. Credo che questo progetto possa davvero rappresentare una svolta più che significativa nell’approccio e nell’accesso al contante” – ha aggiunto Donato Vadruccio.
Mooney: nei pagamenti di oggi il digitale sposa la prossimità
Sei clienti su 10 sono phygital (ovvero utilizzano sia il canale digitale che fisico nelle operazioni di pagamento), 7 utenti...
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