Il bonus POS è utilizzabile, in compensazione tramite il modello F24, dagli esercenti che hanno maturato un credito d’imposta per le spese sostenute per l’acquisto, il noleggio o l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici e per il collegamento con i registratori telematici. Ma come è possibile utilizzarlo? Sotto spinta del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, dall’Agenzia delle Entrate sono arrivate le indicazioni.
“Il beneficio dell’utilizzo del bonus POS, che è parametrato al costo di acquisto, di noleggio o di utilizzo degli strumenti stessi, nonché alle spese di convenzionamento ovvero alle spese sostenute per il collegamento tecnico tra i predetti strumenti, spetta agli esercenti attività di impresa, arte o professione che effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizi nei confronti di consumatori finali e che, tra il 1° luglio 2021 e il 30 giugno 2022, hanno acquistato, noleggiato o utilizzato strumenti che consentono forme di pagamento elettronico”.
Inoltre, i gestori di negozi, bar e ristoranti che hanno diritto ai bonus POS possono utilizzarli solo in compensazione e devono indicarli nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di maturazione del credito e in quelle relative successive, fino al periodo d’imposta in cui si conclude l’utilizzo.
L’Agenzia delle Entrate ha anche precisato che è possibile utilizzare il codice tributo 7032 denominato “Credito d’imposta per l’adeguamento degli strumenti utilizzati per la memorizzazione e la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri – articolo 8 del decreto-legge 18 novembre 2022, n. 176”.