Stando a uno studio di un economista della Reserve Bank of India (RBI) riportato da The Economic Times, nel mese di marzo di quest’anno il contante ha registrato un valore pari al 60% relativamente alla spesa dei consumatori. In seguito al periodo della pandemia, la sua quota sta diminuendo, lasciando spazio sempre di più ai pagamenti digitali, la cui quota è raddoppiata, passando dal 14 – 19% nel marzo del 2021, al 40-48% nel marzo del 2024.
Secondo Pradip Bhuyan del dipartimento di gestione valutaria della Reserve Bank, il CUI, che riflette la quota di denaro contante nella spesa per consumi finali privati, ha mostrato un calo dall’81-86% nel periodo gennaio-marzo 2021, al 52-60% nel periodo gennaio-marzo 2024.
Inoltre, il rapporto ha menzionato che la United Payments Interface (Upi), lanciata commercialmente durante la demonetizzazione del 2016 delle banconote da cinquecento e mille rupie, ha visto una crescita significativa solo dopo il lockdown, nel 2020.
Mentre la dimensione media delle transazioni di UPI era di 3.872 rupie nel 2016-17, è scesa a 1.525 rupie nel 2023-24, indicando il suo crescente utilizzo per acquisti di piccolo valore.
Tuttavia, lo studio ha anche rilevato che il contante è ancora preferito per le transazioni di basso valore.