Oggi, in occasione del “Tomorrow Speaks, AI & CRIF Metadata: customer – centric finance”, in corso di svolgimento a Milano, è intervenuto Tommaso Pellizzari Head of retail, core and data platform di Intesa Sanpaolo ha evidenziato che le banche sono state tra i primi soggetti ad affrontare la digitalizzazione. Secondo Pelizzari, il “ tema fondamentale è che noi abbiamo un sistema batch, concept. Sulla base di questo principio noi basiamo ancora oggi tutto quello che succede a valle della transazionalità”. “ Oggi, siamo di fronte a dicotomia: interazione con cliente è istantanea , con aggiornamento immediato del dato , mentre dall’altra ci sono i soggetti terzi che ci richiedono la certificazione. Tutti si muovono con velocità diverse ma ancora in forma dicotomica”.
Secondo Pellizzari, “non abbiamo ancora superato il dato bloccato rispetto agli aggiornamenti giornalieri. Quando non ci sarà più dicotomia su sistema moderno dopo transazionalità, a quel punto tutto il consumo del dato si semplificherà. Questo punto è filosofico e non si risolverà nel breve.”
Il dott. Pellizzari ha poi illustrato l’esperienza maturata da Isybank proprio grazie al supporto delle tecnologie digitali: “in nove mesi abbiamo costruito una banca, anche dal punto di vista digitale. Siamo molto soddisfatti. E’ un disegno ambizioso, ma Intesa pensa long term in modo eccezionale e se ne rivedono i benefici a lungo termine ma anche a breve”.
In merito alla gen AI, il dott. Pellizzari invoca prudenza, afferma infatti: che: “Saremo prudenti nell’utilizzo all’esterno, ma lo utilizzeremo all’interno per lo sviluppo di software. Abbiamo assunto duemila persone per dare spazio ai giovani che svilupperanno nuovi software. Vediamo un grosso aumento di efficienza. Sono sistemi molto potenti, di sei mesi in sei mesi c’è un upgrade che porta molti benefici”.