di Maurizio PImpinella
Il mercato cloud italiano nel 2024 raggiunge quota 6,8mld, +24% su base annua, l’incremento più alto registrato negli ultimi sei anni, superiore anche al 2020 caratterizzato dai lockdown e trainato in larga parte dallo sviluppo dei servizi di intelligenza artificiale. Secondo i dati diffusi dall’osservatorio cloud transformation del Politecnico di Milano, è la componente public & hybrid cloud a registrare la crescita più significativa, per una spesa di 4,8mld, +30% sul 2023.
In particolare, all’interno della componente public & hybrid cloud, i servizi infrastrutturali hanno toccato il valore di 2,1mld (+42% sul 2023), per la prima volta come componente principale nel mix complessivo (44%), storicamente appannaggio dei servizi software.
Tra le altre componenti il virtual & hosted private cloud, cioè i servizi infrastrutturali residenti presso fornitori esterni, raggiunge 1,139mld (+10%) mentre la data center automation, ossia la modernizzazione delle infrastrutture on-premises, cresce del +9% per un totale di 817mln. L’84% delle grandi imprese italiane dichiara di aver già migrato in cloud la totalità dei dati critici legati alle attività di core business (32%) o almeno una parte di essi (52%). Tra i temi centrali per le aziende, resta il nodo delle competenze, con oltre una su due, il 54%, che dichiara di non disporre di skill adeguate e della gestione della sicurezza, un punto critico per il 43% del campione.