Come spesso accade, dalle situazioni di emergenza scaturiscono importanti novità, scoperte o drastici cambi, anche positivi, che cambiano la vita delle persone.
L’avvento del Coronavirus, ad esempio, un nemico invisibile di cui potenzialmente ciascuno di noi può essere inconsapevole ospitante, può rappresentare “l’opportunità” per una crescita del digitale.
Sembra macabro e fuori luogo formulare una tale affermazione, ma tant’è che col limitarsi dei contatti umani stretti non possiamo isolarci del tutto dal mondo e il digitale ci fornisce gli strumenti ad hoc per sopravvivere alla mancanza di socialità di queste settimane.
Ieri, abbiamo mostrato come nella Cina in quarantena siano aumentati sensibilmente i download e le connessioni mobile ma i casi del genere sono destinati a replicarsi anche altrove. In effetti, anche se molte delle nostre città stanno diventando meno frizzanti e popolate the show must go on, vale a dire che non possiamo e non dobbiamo fermare del tutto le nostre attività abituali, dando continuità sia al lavoro sia ai rapporti sociali per noi e per impedire che gli effetti di questo virus diventino più negativi di quanto siano i suoi stessi sintomi.
Sempre più imprese, ad esempio, si stanno attrezzando per lo smart working. Chi svolge un lavoro d’ufficio, a meno di particolari esigenze, può dare continuità alle proprie attività anche in sicurezza da casa connettendosi da remoto. Per le grandi imprese questa non è un’attività insolita. Molte delle aziende dei territori lombardi coinvolti in questi giorni hanno potuto dire ai dipendenti di stare a casa e continuare a lavorare. Così facendo il favore che viene fatto è triplice: al sistema produttivo, ai singoli individui e alla collettività, sia per quanto riguarda la continuità della produzione sia per quanto riguarda il tentativo di arrestare la diffusione del virus riducendo sensibilmente il numero di persone circolanti.
Chiaramente, le imprese che hanno già digitalizzato sono favorite in questo passaggio – un po’ come la banca Illimity che è completamente digitale e in cloud – ma i funesti accadimenti recenti possono rappresentare anche un monito d’insegnamento per il futuro e favorire nuovi investimenti in strutture digitali avanzate.
In questi giorni poi, si esce meno a cena e per fare aperitivi, ma le persone, ovviamente continuano a mangiare. Possiamo, quindi, osservare la crescita dei servizi di cibo a domicilio in cui le app sono sempre più le protagoniste. Ad esempio, i food delivery cinesi hanno aumentato il loro giro d’affari di 4 volte a cavallo tra gennaio e febbraio. In Cina, inoltre, recentemente oltre 16 milioni di persone si sono collegate a internet per seguire le sfilate di moda in streaming. Cresce la paura la il digitale offre soluzioni che cercano di compensare ciò che stiamo perdendo in questi giorni.
Oltre a questo fenomeno in crescita anche da noi, nelle città italiane del nord cresce la spesa on-line fatta nei supermercati proprio per evitare il più possibile i contatti con le altre persone. La crescita è stata sensibile con picchi di richieste ben oltre il 50%. Una conferma del trend arriva anche da Amazon, che sui servizi Prime Now ha registrato un picco dei prodotti di largo consumo, soprattutto nella zona di Milano.
Nel frattempo, governo e istituzioni finanziarie preparano misure straordinarie per fronteggiare la situazione e impedire – come sembra probabile – che all’epidemia faccia seguito la recessione che potrebbe avere degli effetti persino più gravi della malattia stessa. L’Italia ha bisogno di infrastrutture internet veloci, un alleggerimento burocratico e la diffusione generale della tecnologia in ogni ambito burocratico e produttivo. In questo caso, non si tratta di misure che hanno un colore politico ma di iniziative di buon senso che servono a sciogliere i tanti pesi che affossano il Paese anziché esaltarne le capacità, in tempi di crisi e non solo.
In conclusione, il coraggio ci salverà tutti: il coraggio di lottare, il coraggio di resistere, il coraggio di innovare e il coraggio di rendere ancora grande il nostro Paese pur nelle difficoltà che da sempre esaltano anche le nostre principali capacità.