BKN301 Group, fintech con sede a Londra, offre soluzioni per la gestione dei conti di pagamento, issuing, acquiring e cross-border, ridisegnando l’approccio al Banking-as-a-Service e ai pagamenti digitali. Come società regolamentata, BKN301 fornisce le licenze e la tecnologia con un forte focus ai mercati EMEA e MENA, promuovendo la connettività tra essi. Oggi abbiamo il piacere di intervistare Federico Zambelli Hosmer, Founder e COO di BKN301.
BKN301 per la sua stessa natura è un operatore che gode di una visione a 360° dell’ecosistema dei pagamenti internazionale. In base a questa sua posizione privilegiata, qual è la situazione del fintech della digitalizzazione dei pagamenti in Italia se rapportata al resto dell’Europa e alle principali realtà in cui operate dal Medio Oriente all’Africa?
Rispetto all’area italiana e, in generale, a quella europea, la regione MENA costituisce un contesto che presenta maggiori necessità e, conseguentemente, ampi margini di crescita che richiedono di accelerare il percorso di sviluppo.
In Europa, l’adozione di soluzioni tecnologiche nel settore dei pagamenti è notevolmente avanzata. Paesi come la Svezia, i Paesi Bassi e il Regno Unito sono all’avanguardia nell’utilizzo di pagamenti digitali, grazie soprattutto a una combinazione di fattori culturali, economici e infrastrutturali. L’elevata penetrazione di Internet è l’ampia diffusione degli smartphone, rendono i pagamenti digitali più accessibili a un maggior numero di persone. Inoltre, le politiche governative e le regolamentazioni, come la PSD2 (Payment Services Directive 2), promuovono la concorrenza e l’innovazione nel settore dei servizi di pagamento, facilitando l’integrazione di nuove tecnologie.
L’Italia, pur avendo fatto notevoli progressi nella digitalizzazione dei pagamenti, si trova ancora dietro rispetto ad alcuni dei suoi vicini europei. I fattori culturali giocano un ruolo significativo, con una popolazione che storicamente ha mostrato una preferenza per l’uso del contante. Tuttavia, negli ultimi anni, c’è stata una crescente adozione di pagamenti digitali, spinta dalla diffusione delle carte contactless, degli smartphone e dei servizi di mobile banking.
Secondo i dati aggiornati del Cashless Society Index (CSI) di The European House – Ambrosetti, l’indicatore che monitora la situazione dei pagamenti elettronici in Italia, infatti, il nostro Paese si posiziona 21° tra i Paesi UE-27 guadagnando quattro posizioni rispetto all’edizione precedente stabilendo così il suo record.
Se si guarda dall’altra parte del Mediterraneo, invece, in molte regioni dell’Africa, è la carenza di infrastrutture che rappresenta uno degli ostacoli principali all’accesso e all’adozione di tecnologie di pagamento digitale. La penetrazione di Internet, che si attesta al 70%, è significativamente inferiore rispetto all’Europa e l’accesso agli smartphone, sebbene in crescita, è ancora limitato in molte aree rurali. Tuttavia, l’Africa ha dimostrato una notevole capacità di innovazione adattativa con soluzioni come M-Pesa in Kenya, che ha rivoluzionato i pagamenti mobili e l’inclusione finanziaria anche in assenza di un’infrastruttura bancaria tradizionale.
In questo scenario, BKN301 si pone come anello di congiunzione tra l’Europa e i mercati ad alta crescita come quelli dell’area MENA, offrendo soluzioni innovative di pagamento digitale che possono contribuire in modo significativo a sviluppare l’intero ecosistema EMEA.
In Europa (ma anche in Italia), in base anche al nostro retaggio culturale, riteniamo spesso di possedere delle migliori soluzioni tecnologiche tali da includere la maggior parte della popolazione. In tal senso, soprattutto nei confronti dell’Africa, la situazione è realmente questa? Cosa differenzia le due sponde del Mediterraneo e quali loro best practices potremmo adottare?
Per favorire l’inclusione finanziaria in Medio Oriente e Nord Africa, BKN301 offre soluzioni di Banking as-a-Service accessibili e scalabili. In queste regioni, molte persone non hanno accesso ai servizi bancari, i cosiddetti “unbanked” che rappresentano oltre il 50% della popolazione, dipendono fortemente dalle rimesse dall’estero. BKN301 facilita tali transazioni, democratizzando il sistema finanziario e promuovendo un accesso più inclusivo per tutti. Attraverso piattaforme tecnologiche digitali innovative, BKN301 mira a ridurre le barriere economiche, migliorare la sicurezza delle transazioni e aumentare la trasparenza, contribuendo così alla crescita economica e alla stabilità finanziaria nelle comunità locali.
Qual è il vostro impegno per favorire l’inclusione finanziaria dei paesi dell’arena MENA (Middle East and North Africa)?
La nostra mission in questa regione è quella di promuovere e favorire l’inclusione finanziaria attraverso soluzioni che siano in grado di dare un impulso significativo alla crescita economica delle comunità locali e alla nascita di un ecosistema finanziario trasparente, sicuro ed equo.
Come società tecnologica legata la mondo dei pagamenti crediamo molto nelle potenzialità del fintech come driver di sviluppo, non solo in termini di business, ma anche sociali.
Attraverso la nostra piattaforma “BKN301 BaaS Orchestrator”, offriamo soluzioni digitali scalabili e accessibili per affrontare l’alta percentuale di persone senza accesso ai servizi bancari. Grazie a soluzioni come BKN301 BaaS Orchestrator siamo in grado di facilitare la digitalizzazione dei pagamenti e il trasferimento di denaro, riducendo costi, tempi, e contribuendo a democratizzare il sistema finanziario, permettendo a più individui di accedere ai servizi bancari e finanziari.
Questi paesi sono spesso caratterizzati anche da un profondo legame e rapporto con l’Europa, in cui le rimesse dall’estero svolgono un ruolo importante. Favorite questo genere di rapporti (se si come?) o piuttosto cercare di accelerare lo sviluppo di una rete interna ove possibile?
Nei Paesi dell’area MENA, dove le rimesse dall’estero rivestono un ruolo cruciale, BKN301 favorisce sia i rapporti con l’Europa sia lo sviluppo di una rete finanziaria interna. Secondo quanto dichiarato dalla Banca Mondiale, le previsioni di rimesse verso i paesi a basso e medio reddito del Medio Oriente e del Nord Africa, dovrebbero registrare quest’anno l’aumento più rapido a livello mondiale, nonostante un netto calo nel 2023 a causa di conflitti geopolitici e una crescita economica più debole. I flussi verso la regione MENA, che comprende alcuni dei principali esportatori di petrolio e paesi fortemente dipendenti dalle importazioni di greggio, dovrebbero crescere del 4,3%, raggiungendo i 58 miliardi di dollari nel 2024, e ulteriormente salire a 61 miliardi di dollari, con una crescita annuale stimata del 5,5% nel 2025. Il recupero delle rimesse verso l’Egitto, la principale economia del Nord Africa e la nazione più popolosa del mondo arabo, sosterrà questo rimbalzo dei flussi verso la regione MENA quest’anno. BKN301 collabora con i partner locali per semplificare le transazioni internazionali, riducendo i costi e migliorando l’efficienza delle rimesse. Allo stesso tempo, investiamo nello sviluppo di infrastrutture finanziarie per potenziare l’inclusione finanziaria e stimolare l’economia interna. Questa doppia strategia ci consente di sostenere le connessioni internazionali cruciali, mentre promuoviamo la crescita e la resilienza economica locale, stringendo partnership con gli operatori finanziari locali, creando un ecosistema finanziario più integrato e sostenibile.
Nelle aree geografiche di Europa e MENA, secondo voi quali sono gli elementi che possono incentivare e quelli che sono di freno alla piena digitalizzazione della finanza e dei pagamenti (ma inevitabilmente anche dei cittadini)?
In Europa, la digitalizzazione della finanza e dei pagamenti è stimolata da un’infrastruttura tecnologica avanzata e da regolamentazioni favorevoli come la PSD2, che promuovono la concorrenza e l’innovazione nel settore. Le iniziative per l’inclusione finanziaria e un alto livello di educazione digitale contribuiscono ulteriormente a questo processo. Tuttavia, ci sono freni significativi, come le disparità di accesso tra diverse regioni europee, la resistenza al cambiamento da parte di alcuni individui e istituzioni e le preoccupazioni legate alla sicurezza e alla privacy dei dati. Inoltre, la complessità della regolamentazione variabile tra i paesi può complicare l’implementazione di soluzioni uniformi a livello continentale.
Nei paesi MENA, la digitalizzazione è incentivata dalla rapida adattabilità ai cambiamenti e dagli investimenti significativi delle iniziative governative nella modernizzazione delle infrastrutture finanziarie. La presenza di una popolazione giovane e tecnologicamente esperta favorisce l’adozione di nuove soluzioni digitali. Tuttavia, la disparità economica e sociale tra i paesi e all’interno degli stessi, l’instabilità politica e economica e la limitata infrastruttura IT rappresentano freni importanti. Inoltre, problemi di fiducia e sicurezza nei sistemi informatici possono ostacolare l’adozione diffusa delle tecnologie digitali. In entrambe le regioni, il superamento di questi ostacoli richiederà una combinazione di politiche di supporto, investimenti in infrastrutture e programmi di educazione e formazione.
Quali sono i progetti e i prodotti futuri che intendente avviare?
La visione futura di BKN301 è strettamente connessa alla nostra attuale offerta di servizi, già pronta per il mercato e focalizzata sulle soluzioni as-a-service di issuing e acquiring. Queste innovazioni tecnologiche nel campo dei pagamenti sono pensate per supportare operatori di tutto il mondo. Guardando avanti, il nostro impegno si concentra sull’ottimizzazione dell’accesso e dell’efficienza del sistema finanziario, sia a livello globale che locale, attraverso la piattaforma BKN301 BaaS Orchestrator. Questa soluzione consentirà a istituti finanziari, fintech locali e neo-banks di lanciare e gestire servizi bancari su misura.
Inoltre, siamo impegnati in progetti di inclusione finanziaria volti a estendere l’accesso ai servizi per le popolazioni attualmente non bancarizzate, grazie a tecnologie innovative e collaborazioni con operatori locali. Un esempio significativo è la partnership con Damen, una e-payment company egiziana che serve 18 milioni di clienti. Attraverso questa collaborazione, abbiamo fornito la tecnologia per l’applicazione Damen Cash, un portafoglio digitale multifunzione che permette di semplificare l’every day spending, abilitando il pagamento di utenze, rette scolastiche e donazioni. Questo è solo l’inizio: stiamo lavorando a molti altri servizi bancari e di pagamento come l’invio e la ricezione di rimesse dirette.
Infine, continuiamo a investire nelle infrastrutture digitali per potenziare la rete finanziaria e migliorare la connettività nelle aree meno servite, con l’obiettivo di creare una base tecnologica solida, sicura ed affidabile, capace di sostenere le sfide del settore fintech e promuovere lo sviluppo di piattaforme finanziarie di nuova generazione.