Il 19 febbraio la Commissione Europea renderà nota la strategia riguardante web tax e 5G, due dei temi di più stringente attualità e che recentemente sono stati anche fonte di forti attriti tra USA e UE.
Come si evince dal testo del piano d’azione anticipato oggi da CorCom, la via maestra per far sì che l’Unione Europea si imponga come leader dell’economia digitale nei prossimi anni è (ancora) quello della concorrenza e che le sue regole siano armonizzate con il contesto economico e sociale in evoluzione.
La strategia UE – un po’ come da tradizione europea – si orienterà su tre pilastri principali: tecnologie per le persone, economia digitale equa e sostenibile e società digitale sostenibile. L’individuo sarà quindi al centro del nuovo progetto di sviluppo e tutti gli aggiornamenti saranno orientati al “benessere” dei cittadini sotto vari punti di vista.
Quanto verrà comunicato tra qualche giorno in via ufficiale si ascrive all’interno della più ampia cornice tesa a realizzare un libro bianco sull’AI e una nuova cornice normativa per la governance dei dati, petrolio dell’economia digitale, passando per un piano contro le fake news.
Per quanto riguarda la web tax, la Commissione avanzerà una propria proposta di tassazione dei profitti delle big tech ritenuta ormai di stringente necessità, anche se rimane auspicabile una soluzione d’insieme all’interno dell’OCSE, come più volte sostenuto anche dal governo italiano.
Per quanto riguarda il 5G, il testo sottolinea che “l’Europa deve diventare il continente meglio collegato al mondo, connesso con reti sicure in fibra e 5G”. e che sia necessario, “attraverso una revisione della direttiva sulla riduzione dei costi della banda larga, un piano d’azione aggiornato su 5G e 6G e un nuovo programma di politica dello spettro entro il 2021”.
La necessità di rilanciare la strategia sulla connettività rapida emerge anche alla luce dei conflitti striscianti internazionali di questi ultimi mesi. L’Unione Europea ha necessità di essere protagonista per non finire soverchiata dalle forze in campo e, allo stesso tempo, il rilancio della sua strategia può essere una mossa non solo tecnologica ma, soprattutto, geo-strategica determinante.