di Maurizio PImpinella
Tecnottimisti e tecnopessimisti si sono confrontati sull’intelligenza artificiale durante il primo incontro in presenza organizzato da Ferpilab, il think tank della Federazione Relazioni Pubbliche Italiana. L’evento, intitolato “Sfide – Gli umani e le loro macchine” e moderato dal direttore scientifico di Ferpilab, Vincenzo Manfredi, ha avuto luogo presso la sede dell’agenzia Dire e ha visto la partecipazione di esperti come don Andrea Ciucci, coordinatore della Pontificia Accademia per la Vita e segretario generale della Fondazione Vaticana RenAIssance per l’Etica dell’Intelligenza Artificiale, Daniela Bianchi, segretaria generale di Ferpi, Elena Battaglini, direttore scientifico del progetto Pnrr GreenCommunities Csr-Alta Sabina, Massimo Morelli, fondatore di Pensativa, e Massimo Chiriatti, docente alla Luiss Guido Carli.
Daniela Bianchi ha espresso un ottimismo cauto, definendosi una “tecnottimista”. Ha affermato che, sebbene ci sia timore che le macchine possano diventare autonome e dominanti, è importante mantenere la speranza che le scelte etiche possano prevalere. Bianchi ha anche annunciato che Ferpi aderirà alla “Rome Call for AI Ethics”, un’iniziativa della Pontificia Accademia per la Vita che coinvolge aziende, istituzioni, associazioni e università per condividere responsabilmente i rischi e le opportunità dell’IA. Sottolineando l’importanza dell’etica nella tecnologia, Bianchi ha affermato che Ferpi vuole partecipare attivamente al dibattito sull’IA e al suo impatto relazionale.
Il presidente di Ferpi, Filippo Nani, ha rimarcato che “l’intelligenza artificiale è il tema del momento”, citando Bill Gates che prevede che l’IA permetterà di lavorare solo tre giorni a settimana, dedicando il resto del tempo alla riflessione e alla creazione di relazioni. Nani ha sottolineato che i comunicatori devono utilizzare questo tempo per sviluppare connessioni umane, cosa che l’IA non può fare.
Don Andrea Ciucci ha criticato la narrativa prevalente sull’IA, che si concentra su problemi e regolamenti, e ha enfatizzato l’importanza di costruire tecnologie che sappiano fare cose nuove e utili. Ha esortato a riflettere sul futuro e a non restare ancorati al passato, poiché la responsabilità di etica tecnologica spetta agli esseri umani che creano e utilizzano le macchine.
Elena Battaglini ha visto l’IA non come una minaccia ma come un’opportunità di alleanza tra umani e macchine. Ha sostenuto che è necessario superare visioni dicotomiche e binarie, adottando invece un approccio sistemico e relazionale che consideri come umani e macchine possano imparare e coesistere, creando un valore aggiunto che va oltre la semplice somma delle parti.
Battaglini ha inoltre illustrato il progetto Pnrr “Green Communities” nell’Alta Sabina, che coinvolge vari comuni nella realizzazione di interventi di rigenerazione territoriale. Il progetto mira a supportare l’innovazione e la sostenibilità attraverso soluzioni co-progettate con le comunità locali e include interventi come la creazione di un digital twin territoriale, una piattaforma blockchain e un wallet per la tokenizzazione degli scambi comunitari, trasformando servizi volontari in legami comunitari e strumenti per la sostenibilità del territorio.