Nei prossimi anni il settore energetico avrà un ruolo strategico per contribuire a ridurre drasticamente le emissioni di anidride carbonica e soddisfare una domanda crescente. Per raggiungere un equilibrio sostenibile tra queste due esigenze, sarà necessario uno sforzo significativo nell’analisi delle tendenze climatiche al fine di ottimizzare la produzione, pianificare le risorse e massimizzare la sicurezza delle infrastrutture.
Per contribuire al dibattito su questi temi IFAB, la Fondazione che si propone di creare un ponte tra ricerca e imprese nell’AI e nei big data e Illumia – azienda che opera nel mercato libero dell’energia elettrica, del gas e della fibra – hanno dato vita a un evento che si è tenuto oggi a Bologna.
In particolare, dal confronto tra gli intervenuti è emerso come l’intelligenza artificiale potrà essere una importante alleata per consentire una previsione dell’andamento climatico che favorisca una efficace gestione della transizione energetica. In quest’ambito ci sono diversi esempi già operativi di cui il mondo delle imprese può beneficiare con impatto positivo sulla produzione di energia pulita.
Florence Rabier, DG del Centro Europeo per le previsioni Metereologiche a Medio e Corto Raggio (ECMWF) e membro dell’International Scientific Board di IFAB, esperta di riconosciuta fama internazionale nella predizione numerica del clima, ha rilevato come i Paesi del Mediterraneo devono fronteggiare oggi sfide energetiche e climatiche comuni che richiedono un elevato livello di risposte multilaterali e azioni collettive. Ad oggi infatti, la Regione Mediterranea è ancora dipendente dai combustibili fossili che contribuiscono al 75% al mix energetico (64% nel Nord e 91% nel Sud).
Per equilibrare il mix, peraltro le zone con le maggiori risorse utili per lo sviluppo delle rinnovabili potrebbero non essere le migliori candidate per investire in nuovi impianti di energia. Altri fattori, quali lo stato delle infrastrutture e la distanza dalle reti di distribuzione, sono infatti molto rilevanti.
L’ECMWF ha messo a punto strumenti che consentono di fare una efficace pianificazione e allocazione di investimenti nello sviluppo delle fonti energetiche. Tra questi l’analisi ERA5 – che fornisce stime orarie di un gran numero di variabili climatiche atmosferiche, terrestri e oceaniche – ha consentito di dar vita – ad esempio – allo sviluppo dell’Atlante globale per le energie rinnovabili di IRENA, la principale agenzia intergovernativa per la transizione energetica.
Un ulteriore strumento messo a punto dall’ECMWF con altri partner – l’ESOX – è utilizzato per la pianificazione, simulazione e messa in opera di progetti eolici offshore. Tiene presente fattori quali tempistiche necessarie per sviluppare le infrastrutture, periodi ideali di utilizzo e rilevazioni della velocità del vento.
“Da 15 anni Illumia ha uno sguardo convintamente rivolto al mondo della meteorologia, fattore sempre più essenziale per pianificare e gestire il complesso mondo del mercato energetico. La presenza crescente di impianti rinnovabili impatta fortemente nella formulazione dei prezzi e va a collocarsi in uno scenario mutevole per quanto riguarda consumi e producibilità degli impianti. Per Illumia è ora più che mai fondamentale investire in nuove applicazioni per tradurre il dato meteo in dato energia. In questo scenario si colloca la partnership con IFAB, che oltre a renderci molto orgogliosi, ci entusiasma perché ci consente di lavorare con un acceleratore formidabile in termini di network, di sviluppo di modellistica e di ricerca innovativi”, ha dichiarato Massimiliano Brialdi, Partner di Illumia.
Marco Becca, Direttore Generale di IFAB, ha confermato come il sistema italiano della ricerca e della tecnologia sia impegnato a costruire ulteriori strumenti a supporto delle grandi imprese ma anche delle PMI.
“Clima ed energia sono fortemente connessi, soprattutto quando si parla di rinnovabili. Una avanzata analisi dei dati è decisiva per poter indirizzare le scelte che consentano un significativo sviluppo delle energie pulite. Per questo è necessaria una sempre più stretta collaborazione tra istituzioni e imprese. Il nostro impegno è quello di includere sempre più anche le aziende medie e piccole” ha sottolineato Becca.
Giacomo Masato, Responsabile Market analysis di Illumia, ha sottolineato: “Nel settore energetico, la penetrazione delle rinnovabili ha contribuito ad aumentare considerevolmente la copertura della domanda di energia elettrica, ma ha anche portato ad un forte aumento della variabilità di produzione, con un impatto significativo su infrastrutture e prezzi. Ecco che la modellizzazione del fattore meteo e dei suoi impatti dei fondamentali diventa cruciale per tutti i players del settore energetico. Il know-how accumulato sul fronte della modellizzazione meteo può anche essere sfruttato per scopi che esulano dal sistema elettrico, come ad esempio il campo agro-alimentare. Negli ultimi due anni, Illumia ha lavorato allo sviluppo di una piattaforma organica che possa offrire a potenziali clienti, strumenti di modellistica meteo per l’impiego in molteplici ambiti di mercato”.
Uno degli strumenti di analisi già sviluppati è stato illustrato da Antonio Tirri, Insurtech Project Engineer Leithà Unipol Group e Gianluca Ferrari, Chief Data Analysis Officer e Co-founder di Hypermeteo.
Si tratta dell’’E3CI – European Extreme Events Climate Index. E3CI è una suite di indicatori che restituisce informazioni su frequenza e severità degli eventi estremi occorsi in Europa per le seguenti componenti: temperature massime e minime estreme, precipitazioni, venti, grandine, siccità ed incendi. L’indice vuole rivelare le tendenze climatiche di lungo periodo, mettere in evidenza l’entità dei fenomeni idrogeologici ed identificare le aree più colpite. In questo modo decisori pubblici e privati possono disporre delle opzioni più vantaggiose e dei relativi impatti.
E3CI è un Progetto finanziato dalla Fondazione IFAB, in collaborazione con CMCC e Leithà, distribuito da Radarmeteo e Hypermeteo.