“Fondamentale aver messo in pratica la volontà di promuovere l’imprenditoria giovanile agricola, a firma Carloni/Bergesio, come la nostra Associazione aveva richiesto da tempo. È un segnale forte e positivo, necessario in questa fase difficile per il settore primario”. Lo ha affermato Giovanni Gioia, presidente dell’associazione che riunisce gli ‘under 40’ di Confagricoltura.
“Ribadiamo – continua il presidente dell’Anga – che ogni euro speso a sostegno dell’imprenditoria giovanile restituisce un enorme valore aggiunto al sistema Paese. Continueremo a impegnarci perché venga costruita una via semplice da percorrere per i giovani che desiderano insediarsi nel settore. Rimangono le nostre preoccupazioni rispetto alle fasi di avviamento e di accesso al credito e la mancanza di aliquote di favore, sui crediti di imposta, per i giovani agricoltori impegnati nella costruzione e ristrutturazione di fabbricati rurali e nell’acquisizione di beni strumentali”.
L’Anga mette in evidenza che, pur con una diminuzione di 82.000 aziende ‘under 40’ negli ultimi 10 anni, le imprese condotte da giovani hanno una dimensione media doppia rispetto a quelle degli over 40 (18,3 ha contro 9,9 ha) e una redditività superiore del 30%. Investono anche in innovazione, nella digitalizzazione dei processi e nella propria formazione.