Si conclude oggi a Berlino la manifestazione Fruit Logistica, la fiera internazionale di riferimento per il settore ortofrutticolo, che per tre giorni ha rappresentato un punto di incontro cruciale non solo per gli scambi commerciali tra operatori, ma anche per il confronto tra istituzioni e stakeholder del settore primario, in un momento delicato per gli agricoltori europei.
Nel contesto di questa importante vetrina, Confagricoltura ha giocato un ruolo di primo piano con la presenza delle sue imprese e dei suoi rappresentanti. All’interno dello spazio dedicato all’associazione, si sono tenuti incontri e dibattiti con figure di spicco della politica e del commercio internazionale. Il presidente Massimiliano Giansanti e il direttore generale Annamaria Barrile hanno preso parte ai talk organizzati dalle regioni, in particolare Campania, Lazio e Sicilia, affrontando tematiche cruciali per le aziende del settore, tra cui costi di produzione, logistica, esportazioni, innovazione, sostenibilità, certificazioni, credito e lavoro. Tutto ciò alla luce degli sviluppi recenti in Italia e nel mondo.
“Grazie alla partecipazione a Fruit Logistica Berlino, confermiamo la nostra convinzione nel perseguire la strada giusta per il futuro delle nostre imprese, confrontandoci con esse e con le istituzioni al fine di individuare soluzioni concrete ai problemi”, afferma Giansanti.
In vista dell’assemblea convocata il prossimo 26 febbraio a Bruxelles in occasione di Agrifish, Confagricoltura ha raccolto a Berlino anche le istanze degli imprenditori agricoli attivi sui mercati internazionali, i quali lamentano forti restrizioni dovute all’inadeguatezza delle politiche agricole europee rispetto al contesto attuale. La diminuzione dei volumi di produzione ortofrutticola, causata dai cambiamenti climatici e dalla ridotta disponibilità di molecole per la difesa fitosanitaria, ha messo in difficoltà il settore. La situazione critica del canale di Suez ha ulteriormente compromesso la competitività della frutta italiana, favorendo i concorrenti internazionali.
Da Berlino giunge anche un chiaro segnale: il settore ortofrutticolo deve impegnarsi per trovare nuovi sbocchi, considerato che il mercato europeo è saturo. In questo contesto, Confagricoltura, insieme ai gruppi di contatto, sta cercando di individuare i nuovi trend e ribadisce la necessità di unire le forze come sistema Italia per affrontare con maggiore determinazione le sfide dei mercati internazionali.
A livello nazionale, rimangono irrisolte alcune questioni urgenti, tra cui la questione della manodopera, la necessità di ridurre i costi energetici, migliorare la logistica e i trasporti, nonché affrontare le avversità climatiche che minacciano la produzione agricola italiana. Confagricoltura si impegna a continuare a lavorare su queste sfide cruciali per il settore agricolo nazionale.