La Banca Centrale Europea (BCE) ha delineato una strategia chiara per adattarsi all’evoluzione digitale nei pagamenti, focalizzandosi su diversi pilastri. Tra questi, vi è la creazione di una soluzione paneuropea per tutte le operazioni, la promozione dei bonifici istantanei e il potenziamento della resilienza delle infrastrutture. Parallelamente, si prosegue l’opera preparatoria sull’euro digitale.
La BCE ha evidenziato i principali ambiti su cui concentrarsi nell’Eurozona per adeguarsi alle nuove tendenze dei consumatori. Sebbene i contanti siano ancora lo strumento più utilizzato, stanno gradualmente perdendo terreno rispetto ad altre modalità, come le carte di pagamento. Tuttavia, l’Europa manca ancora di un sistema comune per le carte e il commercio online, creando dipendenza dai principali attori internazionali.
La BCE ha sostenuto l’iniziativa privata di Epi (European Payment Initiative) ma si sono riscontrate divisioni nazionali tra le banche europee. La BCE ha espresso il proprio sostegno a soluzioni simili ad Epi, a patto che rispettino gli obiettivi dell’Eurosistema. Un altro obiettivo strategico è affrontare la limitata diffusione dei pagamenti istantanei tra le banche dopo il lancio del Sepa Instant Credit Transfer (Sct Inst).
Infine, l’Eurosistema ha incluso tra le priorità la resilienza dei pagamenti retail, considerando gli sviluppi geopolitici come la guerra in Ucraina. L’evoluzione digitale comporta benefici in termini di efficienza, ma anche rischi come la frammentazione del mercato, le frodi e gli attacchi cibernetici.
Per garantire l’autonomia strategica europea, resta cruciale l’avvio dell’euro digitale. È stata avviata una fase di preparazione per la Central Bank Digital Currency (CBDC), guidata da Piero Cipollone, membro del comitato esecutivo della BCE. Il progetto sarà fondamentale per il futuro dei pagamenti digitali nell’area dell’euro.