La proposta di legge intitolata “Obbligatorietà della Doggy Bag”, presentata ieri alla Camera dei Deputati da Giandiego Gatta e Paolo Barelli di Forza Italia, ha suscitato l’apprezzamento della Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE-Confcommercio). L’iniziativa, volta a ridurre gli sprechi alimentari nei ristoranti, è stata accolta con favore da FIPE, che riconosce la sua rilevanza per garantire la sostenibilità delle pratiche alimentari dei consumatori.
FIPE ritiene che, sebbene l’introduzione dell’obbligo per i ristoranti di fornire la Doggy Bag sia un passo positivo, la sfida più significativa risieda nell’educazione e nella sensibilizzazione dei consumatori. Attualmente, molte persone esitano a richiedere di portare a casa il cibo non consumato, e questo atteggiamento va oltre le disposizioni legislative.
L’associazione sostiene che la proposta di legge dovrebbe essere arricchita da iniziative mirate a coinvolgere attivamente i clienti, superando le resistenze culturali come la vergogna o l’imbarazzo che spesso impediscono loro di fare richieste al personale del ristorante. FIPE ritiene che un intervento mirato su questo aspetto sia fondamentale per diffondere una cultura della sostenibilità alimentare basata sulla conservazione, la rielaborazione e la valorizzazione di ogni parte del cibo, principi distintivi della cultura italiana.
La Federazione è impegnata da anni in iniziative concrete su questi temi. Tra queste spicca il progetto “Rimpiattino”, la versione italiana della Doggy Bag, lanciato da FIPE nell’ottobre 2019. Il progetto ha visto la partecipazione di migliaia di ristoranti italiani, che hanno introdotto uno speciale contenitore di carta riciclata per conservare e portare a casa il cibo e le bevande non consumati a tavola. Questa soluzione mira a promuovere un atteggiamento sostenibile non solo nei ristoranti ma anche nelle case, dove la maggior parte degli sprechi alimentari continua a verificarsi nel tempo.