Adottare politiche specifiche per le micro, piccole e medie imprese, per favorirne il finanziamento; aumentare la digitalizzazione della Pa; favorire e rafforzare la concorrenza rimettendo mani ad alcune norme sugli appalti (per esempio riservando almeno il 30% dei lotti delle gare alle micro e piccole e medie imprese, agevolando al contempo la formazione di reti di impresa nel settore dell’Ict); rimodulare gli incentivi fiscali per le aziende modellandoli sulle specificità delle piccole e medie imprese. E, infine, intervenire sul sistema scolastico per incentivare la creazione di professionisti dell’innovazione.
Queste le cinque macro proposte che saranno avanzate oggi da Assintel Confcommercio durante la presentazione del Position paper dell’Assintel Report 2023 sul mondo del digitale. «È necessario adottare una visione strategica ampia e coesa – ha detto la presidente, Paola Generale – per affrontare la Trasformazione Digitale coinvolgendo settore privato, politica e sistema educativo al fine di sfruttare appieno il potenziale economico e sociale che essa offre».
I principali ostacoli alla digitalizzazione si confermano essere la scarsa disponibilità finanziaria (31%) e la mancanza di cultura e competenze digitali (32,4%), sentiti particolarmente nel segmento delle micro e piccole imprese. In questo quadro nelle richieste di Assintel un posto di primo piano lo ha la formazione di profili professionali adeguati alle esigenze delle imprese, che oggi scarseggiano. Per l’associazione risulta infatti «necessario intervenire concretamente sul complessivo sistema scolastico, in ogni suo ordine e grado, al fine di colmare il gap».