La lotteria degli scontrini è una delle principali novità previste dalla manovra economica 2020 e, probabilmente, anche una delle più attese da consumatori ed esercenti.
Al di là degli effetti che andranno verificati nel tempo e sommati alle altre previsioni di legge, come afferma oggi Ferruccio De Bortoli sul Corriere economia, “La vera novità, al di là dei benefici per il gettito e i conti dello Stato, è un’altra: l’introduzione di un meccanismo di premialità per chi è in regola, per chi si comporta bene”.
E’ innegabile che questo sia il principale aspetto d’interesse della misura prevista dal Governo che decide di incentivare i comportamenti civici virtuosi anziché di sanzionare in maniera secca quelli perniciosi per società e casse dello Stato.
Come funzionerà la lotteria?
Le linee guida saranno tracciate congiuntamente da Agenzia delle Dogane e Agenzia delle Entrate e, sostanzialmente, i principi dovrebbero essere i seguenti: il consumatore, avrà il compito di scaricare un codice dal portale delle lotterie. Così facendo, avrà a disposizione un Qr code che potrà mostrare, anche da smartphone, al commerciante per tutti gli acquisti superiori a un euro. Ogni mese verranno estratti tre premi, da 50 mila, 30 mila e 10 mila euro. Una volta l’anno, poi, ci sarà il sorteggio del superpremio da un milione di euro.
In attesa di verificare gli effetti della lotteria degli scontrini in Italia, sfruttando i dati disponibili dell’Osservatorio sui conti disponibili del Politecnico di Milano, è interessante osservare quali sono stati gli effetti di questa iniziativa negli altri paesi.
Prendendo con le dovute precauzioni i modelli esteri e tarandoli su società e profili economici differenti, potremmo cercare di capire se “la lotteria” può avere successo anche da noi.
In Portogallo, ad esempio, la lotteria degli scontrini è utilizzata con successo già dal 2014 e ha permesso di ridurre l’evasione dal 14 al 10 per cento, premiando i consumatori e gli esercenti che aderiscono all’iniziativa. In Slovacchia, il provvedimento è stato utilizzato già a partire dal 2013 generando un riallineamento di aspettativa di gettito e riscossione IVA, anche se i risultati ottenuti non sono ancora quelli sperati.
Fuori dall’Europa, i pionieri sono stati i regolatori di Taiwan. Nel paese asiatico, il sistema della lotteria degli scontrini risale addirittura agli anni Cinquanta del Novecento, causando una crescita strutturale degli introiti IVA del 20 per cento. In Cina, invece, il sistema funziona come una sorta di gratta e vinci abbinato agli scontrini dei ristoranti (settore ad alto tasso di pericolo di evasione) e permette di ottenere immediate vincite in denaro.
Nello Stato brasiliano di San Paolo, poi, il sistema prevede la registrazione del consumatore presso un portale governativo – in maniera simile a quanto previsto in Italia – e gli dà facoltà anche di controllare se il negoziante registri l’esatto importo della transazione. La misura ha prodotto effetti soddisfacenti dal momento che il gettito d’imposta è aumentato (in 4 anni) del 9,3 per cento.
Insomma, chi più chi meno, le esperienze estere sono state tendenzialmente confortanti anche perché verificatesi in contesti molto diversi tra loro. Riprendendo, infine, il ragionamento di Ferruccio De Bortoli, è condivisibile la sua proposta di prevedere una sorta di “rating fiscale”, simile a quello relativo per i punti della patente, anche per i cittadini che mostrano una maggiore diligenza nel pagare le tasse. In questo senso, il premio o il danno reputazionale possono essere degli strumenti validi per incentivare tutti noi a fare meglio e innescare un circolo civico virtuoso che ci rende cittadini consapevoli.