Le lettere di compliance errate sui pos non dichiarati dagli esercenti saranno annullate.
L’agenzia delle entrate con un comunicato stampa pubblicato ieri ha dichiarato l’invio nei prossimi giorni di una comunicazione di annullamento per quei contribuenti che hanno ricevuto le lettere di compliance con i dati dei pagamenti elettronici errati (duplicati o triplicati rispetto a quelli effettivamente incassati). Secondo l’agenzia delle entrate, la duplicazione (o triplicazione) è dovuta a errori commessi dagli operatori finanziari. Costoro hanno l’obbligo di trasmettere all’amministrazione finanziaria i dati identificativi degli strumenti di pagamento elettronico messi a disposizione degli esercenti, nonché l’importo complessivo delle transazioni giornaliere effettuate mediante gli stessi strumenti.
Da una prima analisi dei casi sembrerebbe che la duplicazione degli incassi rilevata sia attribuibile nello specifico ad una serie di operatori che, come indicato dall’agenzia delle entrate, potrebbero aver commesso delle imprecisioni nella comunicazioni dei dati all’amministrazione finanziaria.
Nel comunicato l’agenzia delle entrate dichiara di essersi immediatamente attivata con gli stessi operatori finanziari per individuare nel dettaglio gli errori da loro commessi e nei prossimi giorni invierà ai contribuenti coinvolti una comunicazione di annullamento delle lettere di compliance che riportano dati sbagliati. Resta elevata la complessità per contribuenti e professionisti nell’effettuare i controlli necessari per l’abbinamento, quando dovuto, degli incassi con i documenti elettronici emessi, difficoltà incrementata anche dalla metodologia scelta dall’amministrazione di spacchettamento mensile dei dati e delle incongruenze.