Tra i più gravi errori che un’impresa – soprattutto se grande, famosa, internazionale e strutturata – possa fare, c’è quello di non capire per tempo il cambiamento che sta per coinvolgere il suo mercato di riferimento. Non importa se il prodotto o il servizio offerto è (ancora) di successo o apprezzato, l’incapacità di interpretare i cambiamenti può costare carissimo.
La storia è piena di aziende che non sono state capaci di innovarsi fintanto che erano leader del mercato e così, come giganti d’argilla, hanno visto inesorabilmente sgretolarsi il loro impero a favore di imprese che hanno, invece, saputo cogliere a proprio favore l’occasione del cambiamento.
Grandi marchi come Kodak, Blockbuster e Nokia sono solo alcuni delle centinaia di operatori storici falliti perchè capaci di “vedere” solo il prodotto (e le caratteristiche associate) che li minacciavano e non i modelli di business dei loro concorrenti. Tutte queste aziende erano ai vertici dei rispettivi settori, eppure sono state letteralmente spazzate via (salvo qualche ritorno frutto più della nostalgia vintage) in maniera tanto rapida quanto inequivocabile, perdendo ogni capacità di rientrare ai piani alti di quei settori di cui erano stati leader incontrastati.
Ad esempio, quando i clienti hanno adottato le fotocamere digitali, non lo hanno fatto perché la qualità dell’immagine o per i costi ridotti ma perché le immagini digitalizzate potevano essere condivise elettronicamente e non dovevano essere necessariamente stampate, con una capacità di archiviazione impareggiabile per qualsiasi macchina fotografia tradizionale. Per le fotocamere digitali, tuttavia, la ribalta è durata relativamente poco. Oggi, infatti – almeno quelle di fascia economica – stanno a loro volta subendo la concorrenza degli smartphone ormai diventati non solo più comodi ma anche in vari casi tecnicamente superiori.
Così come accaduto in quei settori, allo stesso modo anche le Fintech stanno cambiando il significato delle attività bancarie per le persone, il modo in cui le coinvolgono e quali saranno le loro aspettative in futuro dai loro fornitori finanziari.
Ciò che ha ucciso Kodak alla fine non è stata l’incapacità di tenere il passo con la tecnologia, ma quella di non apprezzare il più ampio spostamento culturale e comportamentale che ne derivò. Se, infatti, le stime di Accenture sulla possibile perdita di ben 48 miliardi di ricavi per le imprese finanziarie tradizionali europee a fronte della concorrenza delle fintech, sono vere (e non abbiamo motivo per dubitarne) è necessario che questi ripensino in maniera approfondita il loro modello di business culturale per evitare di finire schiacciati.