Ancora non è chiaro se l’Unione Europea creerà una sua valuta virtuale o se si limiterà a regolamentare in maniera più accurata le monete digitali oggi esistenti. Secondo alcuni commentatori, però, questa potrebbe essere l’unica strada percorribile per salvare l’Euro e con esso l’Unione stessa. La pensa così, ad esempio, Thomas Meyer, ex Chief economist di Deutsche Bank. Come scritto su un recente articolo del Financial Times, secondo Meyer, il progetto per il raggiungimento dell’unione monetaria ha sostanzialmente fallito in quanto, mentre il valore dell’euro è uguale in tutti i paesi dell’eurozona, non si può dire la stessa cosa del valore delle monete depositate in ciascuno di essi che dipende dalla capacità finanziaria dei singoli stati. Stando alle parole di Meyer, la causa di questa situazione andrebbe sostanzialmente ricercata nella resistenza dei paesi membri a condividere i rischi e la soluzione di tutti questi problemi risiederebbe nella creazione dell’Euro digitale il cui primo passo sarebbe la creazione di un deposito bancario completamente sostenuto con denaro della banca centrale. Il secondo step sarebbe la realizzazione di un efficiente sistema blockchain per garantire i trasferimenti di denaro tra persone e tra imprese. Nella visione di Meyer l’Euro dovrebbe quindi diventare una stablecoin garantita dai bond degli stati membri e protetta da violazioni attraverso una sorta di filigrana virtuale il cui valore potrebbe essere strettamente legato alla crescita economica dell’eurozona.
In un contesto economico e monetario in cui è presente l’Euro digitale il ruolo delle banche commerciali sarebbe quello di salvaguardare i depositi e girarli agli investitori.
L’economia digitale permette di salvaguardare l’euro e di ridurre il debito pubblico dei paesi membri, coinvolgendo potenzialmente anche quei paesi del nord Europa tradizionalmente restii ad aderire all’unione monetaria anche a causa del divario e della tendenza al debito di alcuni componenti.
Nella visione finale di Meyer, l’Euro digitale garantito dalla Banca centrale potrebbe addirittura diventare una moneta di riserva in grado di migliorare la sua competitività con il dollaro.
Lo scenario delineato potrebbe essere affascinante e apparentemente privo di controindicazioni, vedremo ora se l’appello verrà preso in considerazione dai regolatori europei che già stanno discutendo misure anti crisi e che favoriscano la competitività.