di Riccardo Porta
Nell’estate del 2015 nasce Revolut, una banca che funziona via app. Ha zero clienti ma dopo 8 anni ne conta 25 milioni in 39 paesi.
Tutti da cellulare, senza aver mai aperto una filiale.
Revolut è oggi l’unicorno inglese per eccellenza, la più grande fintech del paese e si stima che valga 24 miliardi di sterline.
Piccolo particolare: Revolut non ha una licenza bancaria.
Nella madrepatria (ovvero in UK) la sta attendendo da 18 mesi, mentre in Europa opera con una licenza dalla Lituania.
La cosa non sembra impensierire il fondatore, Nikolay Storonsky: “Tutti i nostri depositi sono garantiti, ciascuno in base alle singole regole nazionali”. Gli vogliamo credere sulla fiducia.
Detto questo però il 2023 sarà molto probabilmente l’anno di “svolta” per Revolut che deve cominciare a fare revenue; nel nuovo anno vuole infatti lanciarsi in un mercato storicamente molto redditizio: quello dei mutui. Già perchè va bene offrire tutti i servizi da mobile a costo zero ma… in qualche modo bisogna campare. Apriranno anche delle filiali? Difficile immaginarlo anche se la società si sta strutturando maggiormente e ogni paese avrà il suo Country Manager. Anche in Italia, patria del mattone dove tutti hanno un mutuo.