Il Texas ha fatto causa a Meta Platforms, accusando Facebook – che fa parte del gruppo – di aver violato le leggi dello Stato statunitense sulla protezione della privacy con l’uso della tecnologia per il riconoscimento facciale. Con la causa, presentata dal procuratore generale Ken Paxton, il Texas proverà a ottenere risarcimenti per centinaia di miliardi di dollari, secondo una fonte del Wall Street Journal. Secondo Paxton, la raccolta di dati biometrici dalle fotografie che gli utenti hanno caricato dal 2010 fino allo scorso anno ha “portato a decine di milioni di violazioni” della legge texana. Facebook, in passato, ha già risolto una class-action in Illinois accettando di pagare circa 650 milioni di dollari. A novembre, Facebook ha smesso di usare il riconoscimento facciale, da tempo al centro di notevoli polemiche per le sue implicazioni sulla privacy degli utenti. L’intelligenza artificiale alla base di questa tecnologia consentiva, per esempio, di suggerire automaticamente a chi pubblicava una foto di taggare le persone presenti nell’immagine. Il titolo di Meta cede oggi a Wall Street circa lo 0,8%.
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