iDenfy, leader mondiale nelle tecnologie di verifica dell’identità e di prevenzione delle frodi, ha annunciato una nuova partnership con QwikPay, un’innovativa startup fintech australiana che sta trasformando l’esperienza di pagamento di consumatori ed esercenti. Con questa collaborazione, QwikPay ha integrato le soluzioni di verifica dell’identità e antiriciclaggio (AML) di iDenfy per supportare l’onboarding sicuro e in tempo reale degli utenti, mantenendo la conformità con le normative finanziarie australiane. QwikPay opera all’avanguardia nei pagamenti digitali, offrendo un’applicazione Scan to Pay alimentata dalle più recenti infrastrutture di pagamento australiane – PayID e PayTo. La piattaforma consente di effettuare transazioni istantanee da portafoglio a portafoglio semplicemente scansionando un codice QR. Questa innovazione elimina la necessità di carte, terminali di pagamento o flussi di cassa obsoleti. Con un focus unico sulla fornitura di pagamenti in tempo reale e zero supplementi, QwikPay è in grado di migliorare l’esperienza di pagamento per gli utenti, aiutando al contempo gli esercenti a eliminare i costi elevati tipicamente associati ai sistemi tradizionali basati sulle carte.
Come startup fintech in rapida espansione in un settore altamente regolamentato, QwikPay ha riconosciuto subito la necessità di una soluzione di conformità flessibile, affidabile ed economica. L’azienda si è rivolta a iDenfy per supportare i processi di onboarding e di gestione del rischio end-to-end. Secondo QwikPay, iDenfy ha una combinazione unica di copertura globale dell’identità, verifica biometrica potenziata dall’intelligenza artificiale e screening continuo dell’antiriciclaggio, combinata con un prezzo favorevole alle startup, che la rende un partner interessante quando si tratta di tecnologia di conformità normativa. La soluzione di verifica dell’identità di iDenfy è progettata per convalidare le identità degli utenti in pochi secondi utilizzando l’analisi dei documenti, il riconoscimento facciale e la lettura del chip NFC. Supporta oltre 3.000 tipi di documenti provenienti da più di 200 paesi e territori, consentendo a QwikPay di accogliere gli utenti globali in modo rapido e accurato, indipendentemente dal loro paese. La verifica dell’identità funziona perfettamente: gli utenti devono semplicemente caricare un documento d’identità rilasciato dal governo e scattarsi un selfie. L’avanzata tecnologia biometrica esegue quindi controlli passivi 3D per
per confermare la presenza della persona e prevenire lo spoofing. Secondo iDenfy, l’intero controllo Know Your Customer (KYC) richiederà in media circa 30 secondi per QwikPay.
Questa capacità di verifica in tempo reale è fondamentale per QwikPay, la cui customer experience dipende da un onboarding rapido e senza problemi. Grazie agli SDK web e mobile incorporabili di iDenfy, QwikPay ha integrato la verifica dell’identità direttamente nel flusso di iscrizione degli utenti, riducendo gli abbandoni e consentendo l’attivazione istantanea del conto. Il processo, un tempo soggetto a ritardi e revisioni manuali, ora richiede solo pochi secondi, consentendo di sostenere l’ambizione dell’azienda di scalare in modo efficiente nei settori del commercio al dettaglio, dell’ospitalità e dell’e-commerce in Australia.
Inoltre, la soluzione di screening antiriciclaggio automatico di iDenfy aiuta a rispettare le leggi antiriciclaggio, proteggendo l’azienda fintech da gravi sanzioni e danni alla reputazione. Si tratta di un aspetto importante, poiché QwikPay aveva bisogno di una soluzione in grado di monitorare in tempo reale gli utenti rispetto a liste di sanzioni globali come Interpol, Banca Mondiale, liste di sorveglianza come Europol, FBI e media avversi. La soluzione antiriciclaggio di iDenfy esamina gli utenti in modo continuo, non solo al momento dell’onboarding, per garantire che QwikPay sia sempre all’avanguardia rispetto all’evoluzione dei profili di rischio e delle richieste normative.A differenza di molti strumenti di screening statici, la soluzione di iDenfy aggiorna le informazioni quotidianamente e include audit trail e strumenti di gestione dei casi. Ciò significa che i responsabili della conformità di QwikPay possono visualizzare tutte le decisioni, intervenire sugli avvisi e mantenere la piena trasparenza durante gli audit di onboarding degli utenti. L’automazione di questo processo riduce drasticamente i costi operativi e consente al team di concentrarsi sulla crescita strategica, anziché sulle attività di verifica manuali.
Il modello di prezzo è stato un altro fattore decisivo: l’approccio “pay-per-successful-verification” di iDenfy ha aiutato QwikPay a ridurre significativamente i costi rispetto ai fornitori concorrenti che fanno pagare per ogni tentativo. Questa struttura flessibile consente alle fintech in fase iniziale come QwikPay di operare in modo efficiente senza sacrificare la qualità o la conformità.
Vale la pena ricordare che, oltre all’intelligenza artificiale, iDenfy dispone di un team di verifica esperto, che aggiunge un ulteriore livello di precisione, riducendo i falsi positivi e aumentando i tassi di completamento a oltre il 99,99%.
“iDenfy non solo ha accelerato il nostro processo di onboarding, ma ci ha anche dato la certezza di essere protetti da frodi e rischi normativi”, ha dichiarato Nik Bavisetti, CEO di QwikPay.
Domantas Ciulde, CEO di iDenfy, ha aggiunto: “I pagamenti in tempo reale e senza attrito sono il futuro e con essi aumenta la necessità di sicurezza e conformità che non rallentino le operazioni. Siamo orgogliosi di sostenere QwikPay mentre guida l’Australia in questo prossimo capitolo della finanza digitale”.










