Il nuovo report di Mastercard offre uno sguardo approfondito su come la Generazione Alpha – i bambini nati dal 2010 in poi – stia già giocando un ruolo attivo nel mondo della finanza, molto prima di quanto ci si potesse aspettare. Non si tratta più solo di risparmiare la paghetta: questi giovani sono cresciuti in un mondo digitale e stanno imparando fin da piccoli a gestire il denaro attraverso app, portafogli digitali e persino criptovalute. Stanno quindi ridefinendo cosa significa “educazione finanziaria”, non più come qualcosa che si impara da adulti, ma come un’esperienza che inizia da bambini, in modo digitale e interattivo.
Nella regione Asia-Pacifico (APAC), la ricerca mostra che un sorprendente 94% dei bambini della Generazione Alpha ha già accesso a un conto finanziario. Molti hanno anche portafogli digitali (58%), conti di investimento (49%) e perfino carte di credito (48%). Incredibilmente, il 47% dei genitori afferma che i propri figli li hanno aiutati a scoprire strumenti finanziari digitali che loro stessi non conoscevano. Questo ribalta il tradizionale ruolo genitore-figlio nell’educazione finanziaria: ora sono i più giovani a introdurre i genitori alle novità del settore.
I genitori della Generazione Alpha si stanno rendendo conto che il mondo in cui cresceranno i loro figli sarà quasi del tutto digitale: molti (72%) pensano che i propri figli non avranno mai bisogno di portare contanti o un portafoglio fisico. Di fronte a questa trasformazione, molti genitori cercano di tenere il passo: il 63% riconosce che i propri figli, alla loro stessa età, sono più competenti in materia finanziaria; il 60% non è sicuro che ciò che sa oggi sarà utile domani; e il 53% ammette che i figli ne sanno più di loro sui nuovi metodi di pagamento.
Questa consapevolezza crea una forte domanda di strumenti educativi: l’82% dei genitori vorrebbe avere a disposizione più strumenti per insegnare ai figli come gestire il denaro. In risposta, banche e istituti finanziari hanno un’enorme opportunità: sviluppare soluzioni digitali intelligenti che non solo facilitino i pagamenti, ma che insegnino anche ai bambini a gestire il denaro in modo responsabile. I genitori, infatti, chiedono funzionalità specifiche come contenuti educativi (67%), parental control (57%), facilità nei trasferimenti di denaro (55%), simulazioni del mondo reale (48%) e sistemi di apprendimento gamificati (43%).
Secondo Mastercard, per raggiungere davvero questa nuova generazione – e i loro genitori – il settore dei pagamenti deve parlare la loro lingua. I bambini della Generazione Alpha non usano il denaro solo per giocare: lo gestiscono già con consapevolezza. Usano app di budgeting come fossero giochi e preferiscono strumenti digitali immediati, come i pagamenti “Tap & Go”. Per le banche, è un messaggio chiaro: queste nuove generazioni si aspettano esperienze fluide, intuitive, integrate nelle loro vite digitali fin dall’inizio, come portafogli digitali personalizzati e pagamenti in-app sicuri e semplici.
Il report mostra anche che l’area Asia-Pacifico è in testa a livello mondiale per l’adozione di nuovi metodi di pagamento, ma con differenze significative tra Paesi. Oltre la metà (53%) dei consumatori preferisce strumenti innovativi come i pagamenti biometrici, i codici QR e le app mobili, rispetto ai metodi più tradizionali come contanti o carte fisiche. In confronto, solo il 25% dei nordamericani e il 24% degli europei ha la stessa propensione all’innovazione.
Tuttavia, l’entusiasmo non è uguale in tutta la regione: in Vietnam il 70% dei consumatori usa nuovi metodi di pagamento, mentre in Giappone solo il 35% e in Australia appena il 25%. Questo accade perché Paesi come Vietnam, Indonesia e Malesia hanno saltato alcune tappe, passando direttamente a soluzioni mobile-first, mentre altri, più sviluppati, si affidano ancora a sistemi di pagamento più tradizionali.
Anche l’interesse per l’intelligenza artificiale (IA) varia: l’86% dei consumatori in APAC vuole usare l’IA per gestire le finanze – per esempio, per la sicurezza, l’automazione dei pagamenti o la personalizzazione dei prodotti. Ma in Paesi come Australia e Giappone, l’interesse si concentra più sulla sicurezza che su strumenti di pianificazione finanziaria o assistenza virtuale.
Per questo Mastercard e le fintech stanno lavorando per creare strumenti costruiti da zero pensando alle nuove generazioni, e non adattando sistemi vecchi. Investono in tecnologie come Agent Pay – un sistema che guida l’utente nelle decisioni d’acquisto – e in strumenti IA per rendere i pagamenti più smart.
Un’altra grande tendenza che emerge è il desiderio di comodità e controllo. I consumatori vogliono gestire tutto in un’unica app (le cosiddette “super app”): il 70% in APAC le usa o vorrebbe usarle. In Paesi come Indonesia (86%) e Cina (84%) sono già la norma. Anche il commercio via social sta esplodendo: il 39% degli utenti ha già fatto acquisti direttamente da chat o app come Instagram e TikTok, e il 64% dichiara che le decisioni d’acquisto sono influenzate dagli influencer. Di conseguenza, è fondamentale che i pagamenti siano integrati in questi ambienti digitali in modo fluido.
Infine, sicurezza e fiducia restano priorità. Anche se il 74% dei consumatori considera i pagamenti biometrici (come l’impronta digitale o il riconoscimento facciale) più sicuri dei metodi tradizionali, il 78% è preoccupato per la protezione dei propri dati. C’è quindi un equilibrio da trovare: rendere i pagamenti sicuri ma anche semplici e comodi. Mastercard sta affrontando questo con soluzioni come la tokenizzazione (che protegge i dati durante i pagamenti), le Payment Passkey (chiavi di autenticazione) e sistemi di autenticazione basati sull’IA.