Si è svolta ieri pomeriggio, presso la suggestiva location di WEGIL, l’assemblea annuale di Federmanager Roma. L’evento è stato suddiviso in due parti, una riservata agli associati Federmanager e una pubblica dal titolo: Manager umani vs manager artificiali.
L’intelligenza artificiale è stata quindi il filo conduttore del dibattito, condotto sapientemente dal giornalista RAI Roberto Inciocchi, che ha alternato ottimismo alla riflessione su un tema cruciale che riguarda già il presente.
In un’epoca caratterizzata da rapidi cambiamenti tecnologici, è imperativo per i manager e le imprese italiane comprendere e integrare le innovazioni emergenti per mantenere e accrescere la competitività nel panorama globale.
L’Italia, infatti, sta vivendo una fase cruciale nel percorso verso la digitalizzazione. Secondo un recente rapporto del Politecnico di Milano, nel 2025 si prevede un incremento dell’1,5% dei budget destinati all’ICT nelle imprese italiane, con una crescita più marcata nelle piccole (+3,7%) e medie imprese (+4%), mentre le grandi aziende mostrano una tendenza alla stabilità.
Il 2024, si è chiuso con una certezza: l’intelligenza artificiale ha avuto impatti su tutti i settori, sui processi e sulle competenze. E la formazione, in un contesto in continua evoluzione, ha un ruolo cruciale che non può più essere trascurato perché solo grazie all’aggiornamento continuo è possibile rimanere al passo.
L’incontro è stato aperto dal Presidente di Federmanager Roma Antonio Amato, cui sono seguiti i saluti istituzionali di Giulio Bugarini – Assessore di Roma Capitale, Roberta Angelilli – Vicepresidente della Regione Lazio e di Valter Quercioli – Presidente di Federmanager Nazionale.
Entrando poi in una fase più tecnica dell’incontro, la parola è passata a Stefano Menghinello – Direttore per l’analisi e la valorizzazione nell’area delle statistiche economiche e per i fabbisogni del PNRR Istat e Maurizio Pimpinella – Coordinatore dell’Osservatorio Innovazione digitale e tecnologica di Federmanager i quali hanno offerto ai partecipanti spunti di riflessione significativi basati sui dati e sull’esperienza.
la seconda fase del dibattito è stata di tipo misto, in cui si sono alternati esponenti istituzionali ad altri politici. In questa sezione, hanno preso la parola Mario Nobile – DG dell’AgId, Serafino Sorrenti – CIS della Presidenza del Consiglio dei Ministri, i deputati Andrea Casu, Alessandro Cattaneo, Giulia Pastorella e la Senatrice Elena Murelli cui si sono aggiunti Sabrina Saccomandi – Direttrice Generale Fondazione Roma Technopole, Emanuele Schirru – Coordinatore Commissione Organizzazione Federmanager Roma.
Affrontando il tema dell’IA come game changer per l’innovazione si sono avvicendanti Corrado Biumi – Senior Partner Synergie Executive e Simona Tansini – Direttrice Commerciale Synergie Italia.
Le conclusioni del dibattito, poco prima della visita privata riservata ai presenti della mostra su Bansky e Wharol, sono state affidate ancora ad Antonio Amato il quale ha ringraziato tutti i partecipanti del significativo contributo e degli spunti di riflessione emersi.
A conclusione dell’evento, ciò che è principalmente rimasto è stato che l’IA sia una rivoluzione già in atto con cui tutti dovranno confrontarsi e che non sarà la tecnologia a escludere i lavoratori ma solo quelli che – privi di adeguata formazione – non saranno in grado di governarla con la consapevolezza del fatto che, come dice, infine, Satya Nadella, CEO Microsoft “L’intelligenza artificiale è una tecnologia, ma il vantaggio competitivo resterà umano.”