Meta Platforms intende utilizzare l’intelligenza artificiale per realizzare e gestire annunci pubblicitari entro la fine del 2026. Questa iniziativa fa parte della strategia del ceo Mark Zuckerberg per il futuro dell’azienda, che continuerà a fare affidamento sulla pubblicità come principale fonte di ricavi.
L’adozione dell’IA potrebbe rappresentare un grande vantaggio per le piccole e medie imprese (PMI), che spesso non hanno le risorse necessarie per creare campagne pubblicitarie complesse. In pratica, basterà fornire un’immagine del prodotto e un budget, e il sistema di intelligenza artificiale si occuperà di realizzare l’intero annuncio, comprese immagini, video, testi, oltre a individuare il pubblico ideale e suggerire la miglior allocazione del budget.
Tuttavia, alcuni grandi brand del settore retail mostrano prudenza nel delegare troppo controllo a Meta, preoccupati che i contenuti generati dall’IA non raggiungano sempre lo standard qualitativo o estetico delle campagne realizzate da professionisti. Infatti, a volte le immagini prodotte dall’IA presentano difetti che necessitano di interventi correttivi.
Attualmente, Meta offre strumenti basati sull’IA che permettono di creare varianti o modifiche di annunci già esistenti, ma il progetto è di permettere ai brand di sviluppare interamente nuovi concept pubblicitari con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, come riporta pymnts.com.
Inoltre, Meta punta a introdurre la personalizzazione dinamica degli annunci, così che utenti diversi possano vedere versioni differenti degli stessi annunci in base a fattori come la posizione geografica.
Questa iniziativa arriva in un contesto di forte concorrenza nella creazione di contenuti pubblicitari basati sull’intelligenza artificiale: ad esempio, Google ha lanciato Veo, uno strumento per generare video pubblicitari. Molte aziende usano già software esterni come Midjourney e DALL-E per creare contenuti digitali, e Meta sta esplorando modi per integrare queste tecnologie nella sua piattaforma.
Per sostenere questi sviluppi, Meta ha riorganizzato il proprio team di intelligenza artificiale, dividendolo in due gruppi: uno dedicato allo sviluppo di prodotti basati sull’IA e l’altro focalizzato sulla tecnologia di base. Questa riorganizzazione mira a rendere più efficienti i processi e a chiarire i ruoli, ma Meta sta incontrando difficoltà nel trattenere i migliori talenti del settore, con alcuni ricercatori che hanno scelto di trasferirsi a startup come la francese Mistral.
In sintesi, Meta sta puntando a trasformare il modo in cui vengono creati gli annunci pubblicitari, affidandosi all’intelligenza artificiale per automatizzare il processo e facilitare soprattutto le PMI, pur dovendo affrontare sfide tecnologiche e di mercato.