OpenAI sta puntando a espandere l’uso dell’intelligenza artificiale oltre i classici strumenti come browser web e app per smartphone. Brad Lightcap, direttore operativo dell’azienda, ha dichiarato che OpenAI intende sviluppare un “ambiente informatico integrato” in cui gli utenti non dovranno necessariamente interagire con uno schermo per usufruire dell’IA.
L’obiettivo è creare un’intelligenza artificiale altamente personalizzata, sempre presente e facilmente accessibile, senza dover passare per i soliti passaggi come accendere un computer, aprire un sito web e digitare richieste. Questo progetto potrebbe rivoluzionare il modo in cui utilizziamo la tecnologia.
Un tassello fondamentale di questa strategia è l’acquisizione da parte di OpenAI della startup “io”, fondata da Jony Ive, ex designer di Apple noto per aver creato l’iPhone e altri prodotti iconici. Questa azienda si occupa di sviluppare dispositivi basati sull’intelligenza artificiale e, una volta acquisita, diventerà la divisione hardware di OpenAI, guidata da Peter Welinder. Sam Altman, ceo di OpenAI, ha spiegato che crede esista un modo più semplice e intuitivo per accedere all’intelligenza artificiale, rispetto al metodo tradizionale, e questa acquisizione rappresenta un passo importante verso questo obiettivo. La startup “io” prevede di presentare i suoi primi prodotti entro il 2026.
Parallelamente, OpenAI continua a crescere nel settore aziendale, contando oggi circa 3 milioni di clienti business, in aumento rispetto ai 2 milioni registrati a febbraio. Infine, OpenAI ha avviato una collaborazione con il sistema universitario della California per trasformarlo nel primo sistema accademico americano basato sull’IA, integrando questa tecnologia nell’istruzione e nei processi formativi.