L’industria aerospaziale italiana, nota come “Space Economy”, ha registrato una crescita significativa negli ultimi anni, posizionandosi come uno dei settori più dinamici e strategici del Paese. Secondo gli ultimi dati diffusi da Eurispes il nostro Paese è il sesto al mondo per rapporto fra investimenti nello spazio e Pil e il terzo in Europa. Ottantotto paesi nel mondo investono in programmi spaziali, 14 dei quali hanno capacità di lancio; l’Italia è tra i 9 dotati di un’agenzia spaziale, con un budget di oltre 1 miliardo di dollari all’anno.
Inoltre, il Made in Italy nel settore spaziale, nel 2023, ha prodotto esportazioni per sette miliardi e mezzo, in crescita del 14% rispetto al 2022. Nei primi otto mesi del 2024 il dato delle esportazioni italiane nel settore è stato di 4,3 miliardi.
Ma, soprattutto, l’Italia è anche uno dei pochissimi paesi ad avere una filiera completa su tutto il ciclo: dall’accesso allo spazio alla manifattura, dai servizi per i consumatori ai poli universitari e di ricerca. Queste tematiche vengono approfondite durante il convegno “L’economia dell’Emilia-Romagna guarda in alto: la manifattura aerospaziale come opportunità di sviluppo”, organizzato da Federmanager Bologna–Ferrara–Ravenna, l’associazione di riferimento dei manager industriali, che ha scelto questo tema per celebrare gli ottant’anni dalla fondazione in occasione dell’assemblea annuale degli iscritti, oltre 3.100 nelle tre province.
L’evento, che ha il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, è in programma al Tecnopolo Manifattura in via Stalingrado a Bologna venerdì 6 giugno alle 16.15 ed esplora stato dell’arte e potenzialità della filiera aeronautica e spaziale, portando le testimonianze del mondo industriale e scientifico grazie alla partecipazione di significative realtà e figure del territorio.
Il programma della conferenza
Dopo i saluti dell’ingegner Massimo Melega, presidente di Federmanager Bologna–Ferrara–Ravenna e la prefazione del professor Paolo Tortora, membro del Consiglio Tecnico Scientifico dell’Agenzia Spaziale Italiana e direttore del CIRI – Aerospace dell’Università di Bologna, a cui è stata affidata la supervisione scientifica del convegno, segue l’intervento del dottor Eric Pascolo, HPC (high performance computing) project manager del consorzio interuniversitario Cineca. La prima parte dell’evento è dedicata al settore dell’aeronautica, con le relazioni del professor Fabrizio Giulietti dell’Università di Bologna su “MovERt: un caso di studio per il trasporto aereo personale”, dell’ingegner Alessandro Curti della Curti SpA di Castel Bolognese, Ravenna, su “Zefhir: da ultraleggero bi-posto a drone per applicazioni in scenari urbani ed extra-urbani” e dell’ingegner Gianluca Rossetti in rappresentanza di Zephyr Srl (Meldola, Forlì-Cesena) su “Ricerca e soluzioni per la Mobilità Aerea Avanzata”.
Segue l’intervento del vicepresidente della Regione Emilia-Romagna con delega a Sviluppo economico e green economy, Energia, Formazione professionale Vincenzo Colla.
La seconda parte dell’incontro è invece dedicata allo spazio. Il professor Dario Modenini dell’Università di Bologna parla di “Spazio sostenibile: le orbite terrestri come risorsa (da proteggere)”, mentre il dottor Massimo Bercella della Bercella SpA di Varano de’ Melegari, Parma, dedica la sua relazione alle costellazioni satellitari: prospettive e ricadute industriali. Infine l’ingegner Damiano Accurso di NPC Spacemind Srl (Imola, Bologna) parla di “New Space Economy: le nuove frontiere di accesso allo Spazio”. Chiude i lavori Valter Quercioli, presidente Federmanager nazionale.
Aerospace Economy nuova frontiera dell’Emilia-Romagna
L’”Aerospace economy” rappresenta un ambito di forte rilevanza strategica per l’Emilia-Romagna, in quanto nasce dall’integrazione tra filiere industriali già consolidate – come l’avionica, le infrastrutture e i servizi di terra, il manufacturing e i materiali avanzati, la simulazione e modellazione – e settori emergenti a elevato potenziale, quali i Big Data, l’intelligenza artificiale, la realtà aumentata, i sistemi satellitari, i veicoli spaziali e la propulsione. A questi si affiancano ambiti completamente nuovi, come il volo spaziale commerciale.
“Si tratta di un comparto ad alta intensità di conoscenza e specializzazione – sottolinea Massimo Melega, presidente di Federmanager Bologna-Ferrara-Ravenna -, capace di produrre un valore aggiunto significativo. Il sistema regionale lo riconosce come strategico, anche grazie alla presenza di importanti infrastrutture di ricerca e innovazione, cito il Polo Tecnologico Aeronautico e Spaziale di Forlì, il centro di ricerca CICLoPE di Predappio, il Big Data Technopole di Bologna, dove si svolge il convegno e la Stazione radioastronomica di Medicina, ma anche grazie alla disponibilità di reti digitali avanzate come la banda ultra-larga di Lepida. In questo scenario anche il mondo manageriale deve farsi trovare pronto per affrontare le nuove sfide che ci attendono“.