Il Rapporto Annuale 2025 dell’Istat, presentato nella giornata di ieri dal presidente Francesco Maria Chelli, evidenzia una riduzione del potere d’acquisto dei salari reali pari al 10,5% tra il 2019 e il 2024, principalmente a causa dell’aumento dei prezzi. Nel 2022, la perdita era arrivata al 15%, ma poi è diminuita, raggiungendo l’8,7% a febbraio 2025, per poi risalire al 10% a marzo dello stesso anno.
Il documento analizza anche il reddito reale da lavoro per chi è occupato, osservando che nel 2024 questo reddito era più alto rispetto al 2014, l’anno più critico dopo la grande recessione. Tuttavia, rispetto al 2004, il reddito è ancora inferiore del 7,3%, con una riduzione del 5,8% per i lavoratori dipendenti, a causa dell’inflazione che ha ridotto il potere d’acquisto. Questo fenomeno ha colpito negativamente tutte le classi di età, così come si legge sul Corriere.it.